Riscossione Sicilia c’ha provato…aveva chiesto un milione di euro al Comune: la commissione tributaria ha annullato tutto

 
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Gela. Un milione di euro, un fardello finanziario

che si sarebbe potuto abbattere sulle casse del municipio, già certamente in difficoltà.

Il verdetto favorevole al Comune. La commissione provinciale tributaria, però, ha annullato tutto, accogliendo le richieste mosse dal legale nominato dall’amministrazione comunale, l’avvocato Giovanna Miceli. I funzionari di Riscossione Sicilia, infatti, chiedevano il pagamento di circa un milione di euro. Un debito erariale che sarebbe maturato nel corso del tempo. Per Riscossione Sicilia, il Comune non avrebbe pagato una serie di cartelle esattoriali e, inoltre, sarebbero mancati pagamenti legati ai contributi versati in favore dei dipendenti. Pendenze che, però, non avevano alcun fondamento, come accertato dai giudici tributari. Dopo aver impugnato le intimazioni di pagamento, il legale è riuscita a dimostrare che la gran parte dei presunti debiti era già stata coperta e, inoltre, le intimazioni mancavano delle necessarie condizioni di procedibilità, visto l’intervento della prescrizione. Insomma, nessuna condizione per agire, ma i funzionari di Riscossione Sicilia hanno comunque portato avanti l’azione. Alla fine, però, la commissione ha accolto tutte le richieste avanzate dal legale. Quella da un milione di euro è solo una delle tante pendenze che sono state addebitate all’ente comunale, al punto che, nell’agosto di due anni fa, arrivò la trascrizione di un’ipoteca da oltre quattro milioni di euro. Il giudizio davanti alla commissione tributaria provinciale, come ribadito dall’avvocato Miceli, ha escluso del tutto la fondatezza delle istanze targate Riscossione Sicilia.

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