Royalties per i progetti lungo la costa, norma si avvicina al vaglio della commissione

 
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Gela. Gli emendamenti in ballo sono diversi, proposti sia dall’opposizione progressista sia dalla maggioranza di governo. Una cosa è certa, a differenza di altri “episodi” precedenti, questa volta la norma che riconosce royalties ai Comuni costieri per i progetti estrattivi è inserita nel testo della finanziaria che nelle prossime settimane approderà all’Ars. Inevitabile il richiamo all’investimento sul gas “Argo-Cassiopea” e a ciò che potrebbero incassare Gela, Licata e Butera. La prossima settimana, la commissione bilancio dell’Ars potrebbe iniziare l’esame anche dell’articolo che riguarda il riconoscimento delle royalties. Fino ad oggi, i Comuni erano esclusi mentre il riparto delle somme riguardava esclusivamente Regione e Stato. La norma fatta propria dal governo regionale, al culmine di un’iniziativa politica bipartisan partita dal territorio (sono state coinvolte l’amministrazione comunale, quelle dei Comuni limitrofi e gruppi politici come M5s e civici), prevede che il trenta per cento di quanto destinato proprio alla Regione venga trasferito ai Comuni. Anzitutto, si cercherà di rendere fissa questa quota, senza la necessità che il governo regionale si debba pronunciare ogni anno. Inoltre, sulla base di varie proposte, si potrebbero apportare ulteriori aggiustamenti. Il sindaco Lucio Greco li ha già chiesti. Dal centrodestra di governo arrivano proposte di modifica così come dall’area progressista. Il pentastellato Di Paola e il dem Venezia vorrebbero un’ulteriore ripartizione di un venti per cento da destinare alla copertura delle bollette energetiche per chi vive nei territori teatro dei progetti estrattivi. Tutti aspetti che verranno vagliati in commissione bilancio. Indipendentemente dagli emendamenti, il “cappello” del governo regionale dovrebbe costituire una salvaguardia più che sufficiente per il voto finale dell’Ars.

Assicurerebbe introiti importanti anzitutto da “Argo-Cassiopea” e per il Comune in un periodo di enorme difficoltà finanziaria, con l’avvento peraltro del dissesto e in attesa che si insedi la commissione straordinaria di liquidazione. “Tra gli emendamenti – sottolinea Di Paola – ne ho predisposto uno che prevede sgravi ad aziende e attività commerciali che decidano di assumere i cosiddetti occupabili, i quarantamila che sull’isola sono rimasti privi di reddito di cittadinanza. Sono previsti milioni di euro e spero che la proposta possa passare con le opposizioni unite”.

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