Sanità depotenziata, in procura l’esposto del comitato: “Interruzione pubblico servizio”

 
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Filippo Franzone e Luciana Carfì del comitato "Sos Vittorio Emanuele"

Gela. Questa mattina, si sono recati in procura, a depositare l’esposto, che avevano preannunciato. I rappresentanti del comitato “Sos Vittorio Emanuele” proseguono la loro mobilitazione, per ottenere un rafforzamento dei servizi sanitari, in città, a partire da una netta implementazione dei reparti del nosocomio cittadino. Hanno preannunciato una manifestazione, per il 19 febbraio. Dopo la raccolta firme, Filippo Franzone e Luciana Carfì, carte alla mano, sono entrati in tribunale, accedendo agli uffici della procura. Con loro, avevano il faldone dell’esposto, con i fogli delle firme, oltre tremila, raccolte nei tre giorni del sit-in, davanti all’ospedale. Tra i vari tagli denunciati e i disservizi costanti, che si sono ripetuti anche nel corso dei due anni di pandemia, si ipotizza il reato di interruzione di pubblico servizio. Dall’esposto, i pm della procura potrebbero trarre elementi per avviare indagini.

I componenti del comitato, nelle carte dell’esposto, hanno passato in rassegna tutti i progetti, ancora non concretizzati. Più volte, hanno denunciato la “tagliola” che si abbatte sui reparti e sull’organico della struttura ospedaliera, a danno dei cittadini.

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