Scippi nell’ennese, in appello assolto un giovane gelese: era accusato di due colpi

 
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Immagini repertorio

Gela. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno assolto il trentenne Nicolò Ciaramella. In primo grado, il magistrato del tribunale di Enna l’aveva condannato ad un anno di reclusione, ritenendolo responsabile di aver preso parte a due scippi messi a segno in due centri della provincia ennese, Valguarnera Caropepe e Aidone. Per gli inquirenti, agì insieme ad un complice. La Corte d’appello, però, rifacendosi anche alle conclusioni di un perito che ha escluso la possibilità di una precisa identificazione attraverso le immagini dei sistemi di videosorveglianza di un’attività commerciale, usate per accusarlo degli scippi, hanno emesso una decisione favorevole al gelese. Già in primo grado, un collega di lavoro spiegò che quel giorno Ciaramella era insieme a lui. Gli investigatori, invece, fecero scattare l’arresto dopo aver verificato il tipo di auto usata per arrivare nei due centri ennesi, considerandola analoga a quella nella disponibilità dell’imputato.

La difesa, sostenuta dal legale Ignazio Raniolo, ha ribadito l’assenza di elementi per collegare il trentenne ai due scippi. Nel ricorso in appello ha indicato diverse incongruenze. Furono prese di mira donne che portavano collane d’oro. Ciaramella ha sempre respinto gli addebiti. I giudici di secondo grado hanno disposto l’assoluzione con la formula “per non aver commesso il fatto”.

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