Sconfiggere il bullismo attraverso progetti educativi integrati

 
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Gela. “Riconoscere il bullismo e prevenire la devianza con la passione educativa. Strategie per una comunità educante”.

Questo è il tema del seminario di studi organizzato dal Movi, il coordinamento delle associazioni di volontariato, l’ufficio diocesano di Pastorale giovanile, con il sostegno del Cesvop e il patrocinio gratuito del comune presso l’auditorium del liceo classico “Eschilo”. Il convegno aperto dal dirigente Corrado Ferro e da Don Fausciana, ha coinvolto insegnanti, operatori della pubblica amministrazione, della giustizia e dei servizi sociali, ed è stato diretto da docenti appartenenti al “Gruppo Creativ” e all’istituto Europeo della creatività. “C’è la necessità di creare progetti educativi integrati – afferma Nicola Simonelli, pedagogista – percorsi che impediscano la nascita delle devianze giovanili. Scuola, associazioni di volontariato, parrocchie possono essere fondamentali in tal senso”. Per Fabrizio Carletti, educatore, bisogna lavorare sul gruppo. “Il bullo, spesso, cerca l’approvazione degli altri”. “Il bullismo nasce dalla formazione di diverse identità – secondo il professor Carlo Baruffi – I ragazzi hanno bisogno allora di punti di riferimento e tutti i soggetti sociali devono essere coinvolti”.

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