Sequestri agli imprenditori della Gramey, all’azienda venne revocato l’appalto di Borgo Pignatelli

 
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Gela. Era il dicembre del 2011, quando l’allora assessore ai lavori pubblici Carmelo Casano, che faceva parte della giunta dell’ex sindaco Angelo Fasulo, decise di revocare l’appalto assegnato all’azienda Gramey srl, di Barcellona Pozzo di Gotto. Il gruppo messinese si era aggiudicato i lavori di riqualificazione dell’area di Borgo Pignatelli. I funzionari della prefettura di Caltanissetta avevano rilasciato un’informativa antimafia atipica, non escludendo il rischio di infiltrazioni criminali nell’organigramma dell’azienda. Nelle scorse ore, sono scattati provvedimenti di sequestro proprio nei confronti degli imprenditori proprietari della Gramey e della Edil Delta Unipersonale. Per i magistrati della Dda di Messina, i titolari sarebbero vicini ad esponenti delle organizzazioni mafiose di Barcellona Pozzo di Gotto ed avrebbero organizzato un sistema necessario a far confluire i beni e gli appalti della Gramey alla Edil Delta, intestata ad un presunto prestanome.

I provvedimenti emessi dai magistrati di Messina. Un presunto schema per evitare un possibile sequestro. Sotto chiave, per un valore di circa sei milioni di euro, sono finiti anche beni immobili e conti corrente, riconducibili agli imprenditori. Dopo l’informativa antimafia atipica del 2011, l’ex assessore ai lavori pubblici Casano prima sospese i lavori per poi revocare il contratto, nonostante i responsabili dell’azienda escludessero qualsiasi collegamento con la criminalità organizzata.

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