Servizio con i conti in rosso, Ast lascia il trasporto pubblico: Scerra, “a Palermo con i dipendenti”

 
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Gela. Una lenta agonia per un servizio di trasporto pubblico che in città non ha mai brillato. Ora, la curva decrescente pare non avere più fine. Ast, in settimana, ha ufficialmente comunicato a Palazzo di Città che dal prossimo 1 gennaio “rilascerà i servizi urbani”. Niente più bus in circolazione e il preavviso serve ad informare l’ente comunale, così da permettergli di indire una gara per un nuovo affidamento. Senza più Ast, anche quella minima parvenza di trasporto pubblico è in forse e la situazione finanziaria del Comune non aiuta ad ipotizzare piani B di immediata attuazione. Ast non intende proseguire perché i conti sono in rosso. Su Gela, il servizio segnerebbe una perdita, per il 2022, di non meno di 463 mila euro. La nota dell’azienda è stata trasmessa all’amministrazione comunale e all’assessorato regionale. Il gruppo consiliare di FdI ha iniziato verifiche e il consigliere Salvatore Scerra ha incontrato i lavoratori locali dell’azienda di trasporto. “In una fase delicata della storia della città non possiamo permetterci di perdere ancora servizi essenziali – dice lo stesso Scerra – per questo, già martedì prossimo, con i lavoratori locali di Ast, incontreremo a Palazzo dei Normanni l’onorevole Giuseppe Catania. È già stato informato dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. Ha dato massima disponibilità a trovare una possibile e immediata soluzione con l’assessorato regionale trasporti”.

Il cda di Ast non sembra avere alcuna intenzione di proseguire. In città, però, si creerebbe un vuoto su un servizio pubblico. I lavoratori, a loro volta, temono ripercussioni e trasferimenti in altre sedi.

1 commento

  1. E’ vero che in città non ha mai decollato del tutto questo servizio , vuoi perchè passa un bus ogni ora se va bene , ( dopo le 21 non passa nemmeno Gesù Cristo ) vuoi perchè almeno l’80% dei gelesi non paga il biglietto cosi di conseguenza sono costretti a chiudere i battenti . Dispiace solo per quei pochi posti lavoro degli autisti

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