“Siamo in regola con tutte le norme”, Eni risponde dopo l’indagine chiusa dai magistrati della procura

 
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Gela. Eni esclude qualsiasi ipotesi di presunto disatro ambientale in città e, allo stesso tempo, rilancia la propria fiducia verso il lavoro della magistratura.

“Norme osservate”. Dopo la chiusura delle indagini ai danni di ventidue tra manager e tecnici, il gruppo affida la propria risposta ad una nota ufficiale. “Eni ricorda che l’impatto ambientale dello stabilimento industriale di Gela è stato oggetto sia di una valutazione preventiva da parte delle autorità amministrative competenti in fase di rilascio delle autorizzazioni necessarie ad operare – si legge – sia successivamente, nell’ambito delle attività di monitoraggio e controllo svolte dagli enti preposti. Tutte le analisi effettuate hanno sempre confermato l’osservanza delle norme, disposizioni e prescrizioni impartite per la corretta gestione delle attività industriali e in particolare, in relazione al rispetto delle norme in materia di emissioni in atmosfera, scarichi idrici e bonifiche. I risultati delle indagini ambientali realizzate dagli enti pubblici competenti sulle matrici ambientali circostanti lo stabilimento confermano l’assenza di un inquinamento diffuso nell’area e soprattutto di rischi per la popolazione della città di Gela”.

 

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