Smartphone risultato rubato, due assolti: erano accusati di ricettazione

 
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Gela. Erano entrambi chiamati a rispondere della presunta ricettazione di uno smartphone, risultato rubato. Gli accertamenti condotti dagli inquirenti portarono addirittura fino al centro specializzato nel quale il telefono venne sottoposto a riparazione. Uno degli addetti, che lavora nell’attività, è stato assolto. Come riferito nel corso del giudizio, inserì la propria sim solo per effettuare delle prove legate alla riparazione. Il giudice Antonio Fiorenza ha pronunciato una decisione favorevole, con la formula “per non aver commesso il fatto”. La difesa, sostenuta dal legale Ivan Bellanti, ha insistito sul fatto che non ci fosse alcun legame tra la contestazione e il ruolo dell’imputato. Assolto anche un altro coinvolto.

Rappresentato dagli avvocati Giovanni Giudice e Mario Greco, rispetto alla sua posizione il giudice ha accolto la richiesta dei legali di riqualificare l’accusa iniziale nell’ipotesi meno grave. E’ stata riconosciuta la particolare tenuità del fatto. Per entrambi, invece, il pm aveva concluso chiedendo la condanna ad un anno e otto mesi.

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