Spari a Settefarine, famiglie contro: revocate tutte le misure a due indagati

 
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Gela. Revocate tutte le misure cautelari imposte a Rocco Cinardi e Francesco Carfì. Gli spari a Settefarine. Sono finiti al centro dell’indagine partita dopo gli spari che, nell’estate di due anni fa, furono alla base di un presunto scontro a fuoco tra due nuclei familiari fra le strade di Settefarine. Adesso, è arrivata anche la revoca dell’obbligo di firma. E’ stata accolta l’istanza presentata dal legale di fiducia dei due indagati, l’avvocato Francesco Enia. Davanti al giudice dell’udienza preliminare, per rispondere di tentato omicidio e del possesso di armi, oltre a Cinardi e Carfì, ad ottobre ci saranno anche i giovani fratelli Massimiliano e Stefano Trubia, difesi dall’avvocato Nicoletta Cauchi. L’indagine si è anche estesa a Gaetano Brosco. I primi colpi sarebbero stati esplosi nei pressi del parco della legalità. Altri spari, poco dopo, raggiunsero un’abitazione di via Giusti. Parallelamente, due minorenni si trovano davanti ai giudici di Caltanissetta per rispondere della loro presunta partecipazione, sono difesi dall’avvocato Giuseppe Simonetti.

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