Gela. La trattativa privata avrebbe dovuto consentirgli di acquistare una Porsche Cayenne. Sia l’auto sia i trentacinquemila euro già pagati, però, sparirono. A due anni dal raggiro, un imprenditore gelese avrà la possibilità di costituirsi in giudizio nel dibattimento che si aprirà ai danni di una donna, che viene ritenuta coinvolta nella presunta truffa. L’imprenditore gelese, titolare di alcune aziende edili, decise di acquistare la vettura dopo aver letto un annuncio, pubblicato su un sito specializzato. Ci furono anche i primi contatti con i venditori nella zona di Varese, oltre ai relativi pagamenti. Al momento di entrare in possesso della potente vettura, però, emerse la truffa. L’auto era stata venduta ad un altro cliente e dei soldi neanche più l’ombra, trasferiti su diversi conti. L’imprenditore, attraverso il suo legale di fiducia (l’avvocato Joseph Donegani) decise di rivolgersi ai magistrati della procura di Varese.
Nel corso delle indagini, iniziò ad emergere il quadro della truffa, probabilmente orchestrata da più persone. Fino ad oggi, però, gli investigatori lombardi sono riusciti ad identificare solo la donna che dovrà sostenere le accuse in giudizio. In dibattimento, l’imprenditore si costituirà parte civile, chiedendo di essere risarcito.
