Strategie “congelate” nel centrodestra, il tavolo di confronto è fermo: intesa lontana

 
0
Un altro tavolo per tentare di chiudere sul candidato a sindaco

Gela. Coalizione bloccata, con il rischio di mettere in scena un copione già interpretato, con più candidati a sindaco a farsi la guerra alle urne. Nel centrodestra locale le trattative sono ferme, pur se numeri alla mano l’alleanza potrebbe ambire al municipio sempre che arrivasse un’intesa complessiva tra tutti i pezzi. Nei partiti ci sono troppi spigoli da smussare e il tavolo che era partito prima delle festività natalizie non è più stato ripetuto. I forzisti devono prima risolvere la guerra di trincea che rischia di causare una scissione. I centristi sembrano invece attendere solo una conferma ufficiale da Palermo per decretare la corsa a sindaco di Vincenzo Cirignotta. Lega, Fratelli d’Italia, DiventeràBellissima ed Energie per l’Italia cercano di capire quale fisionomia politica potrà avere la possibile alleanza. Per ora, l’unico candidato che ha fatto cadere anche l’ultimo velo è l’imprenditore Maurizio Melfa. E’ già in piena campagna elettorale e non è da escludere che alla fine possa essere lui il riferimento per qualche partito di centrodestra, magari intenzionato a costruirgli intorno un sostegno più forte. Le fughe in avanti non sembrano granché convincere quelli di centrodestra che invece vorrebbero un candidato a sindaco individuato nel solco della coalizione che attualmente governa a Palermo. Le interlocuzioni ufficiali sono paralizzate e proprio a Palermo potrebbero decidere di prendere la palla al balzo per chiudere l’intesa da calare poi in città.

Da settimane ormai circola l’ipotesi che nel centrodestra in vista delle comunali i leader regionali possano convergere su una candidatura centrista (in questo caso tra i più accreditati c’è l’ex consigliere comunale Vincenzo Cirignotta). In casa Forza Italia, Pino Federico (sempre che non decida di cambiare area) non ha ancora fatto passi indietro ufficiali o comunque potrebbe sostenere un proprio uomo di fiducia nella competizione per Palazzo di Città. Gli azzurri sono divisi da rivalità politiche molto profonde e difficilmente il neo commissario Filippo Incarbone riuscirà a mettere tutti d’accordo. I sostenitori di Nello Musumeci, pur avendo preso l’iniziativa di convocare il tavolo pre-natalizio, fino ad oggi non si sono sbilanciati e dovranno decidere se varare una propria lista oppure trovare accordi con altri partiti della stessa area. I salviniani, dal canto proprio, hanno preso le distanze da Forza Italia, ma dovranno attenersi alle indicazioni che arriveranno da Palermo e Roma. Non si esclude una corsa solitaria, dato che le distanze con berlusconiani e centristi sono piuttosto ampie. Gli esponenti di Fratelli d’Italia sono stati tra i primi a porre delle condizioni politiche nel percorso di formazione di un’alleanza elettorale e hanno sempre ripetuto che in caso di rottura sarebbero pronti a presentare un loro candidato. Ci sono poi quelli senza una collocazione precisa e in quest’ottica l’avvocato Lucio Greco non avrebbe ancora perso la speranza di rientrare nella gara elettorale, anche se l’elenco rischia di lievitare ancora di più.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here