Strozzati dai debiti e dal gioco, nel baratro anche imprenditori: Spata, “concessi 500 mila euro”

 
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Giuseppe Spata e il vescovo Rosario Gisana

Gela. Debiti pesanti accumulati da intere famiglie ma anche da imprenditori, alcuni dei quali addirittura finiti sotto usura. In circa un anno e mezzo di attività, sono stati elargiti finanziamenti per mezzo milione di euro. Soldi che lo sportello avviato in città da Libera, Fondazione Interesse Uomo e Caritas diocesana ha garantito a chi non trova risposte dalle banche. “Sono almeno trecento gli utenti che si sono rivolti al nostro sportello – dice Giuseppe Spata che ha ufficialmente concluso il suo mandato – i casi sono tanti e veramente molto difficili. C’è chi si è sovraindebitato rimanendo con poche centinaia di euro per sopravvivere, ma anche diversi imprenditori che non sono più riusciti ad avere fondi dalle banche. La nostra attività va incontro alle richieste di un territorio comunque in difficoltà”. Dopo la valutazione degli operatori che coordinano lo sportello, il prestito viene elargito con interessi al 2 per cento in dieci anni, attraverso il canale di Banca Etica. In alcuni casi, si dilapidano i risparmi di una vita solo davanti ad una slot machine. Le nuove frontiere del gioco d’azzardo on line sono tra quelle che mettono in crisi interi nuclei familiari.

“Le richieste arrivano praticamente da tutta la Sicilia – spiega ancora Spata – a noi si sono rivolti anche due imprenditori che hanno denunciato di essere finiti in un giro d’usura. Uno di loro aveva già denunciato e l’abbiamo assistito per rivolgersi ai magistrati della procura”. Casi ai limiti che hanno prodotto conseguenze su centinaia di operatori economici, imprenditori e dipendenti pubblici che non riescono più a sostenere i debiti accumulati. Ma i finanziamenti servono pure a sostenere giovani intenzionati a lavorare sul territorio. “Abbiamo concesso finanziamenti – conclude Spata – a diversi giovani che non avrebbero potuto trovare risposte dalle banche. Si sono rivolti a noi per avere un primo sostegno che gli ha poi consentito di avviare attività economiche”.

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