Gela. “Sulle commissioni non c’è stato nulla di illegittimo. Anzi, auguro buon lavoro a quelle che si sono insediate”. Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito è più che certo della regolarità di quanto deciso con il voto d’aula, nonostante le tante polemiche. “Il consiglio è sovrano e si è espresso – dice – ho letto il parere del segretario generale, che è assolutamente legittimo. Non succederà nulla. Il regolamento sulle commissioni prevede che siano rappresentate sia la maggioranza che l’opposizione e così è stato. Ho avuto un’interlocuzione con il segretario, che mi ha confermato la scelta, nonostante il richiamo al principio della rappresentanza proporzionale e alla giurisprudenza. Peraltro, mi si attribuiscono decisioni che non spettano alla presidenza del consiglio. Il presidente non può disporre di sospendere la griglia approvata. Se si ritiene che ci siano i presupposti, la commissione affari generali può proporre delle modifiche al regolamento. Chi nutre ancora dubbi, può andare avanti, rivolgendosi all’assessorato regionale enti locali o facendo ricorso al Tar”. Per il segretario generale Loredana Patti, ad oggi né lo statuto né il regolamento sulle commissioni seguono il principio della “rappresentanza proporzionale”.
“Il regolamento è rispettato – aggiunge Sammito – del resto, neanche la griglia presentata dalla presidenza, che sarebbe stata votata da chi oggi grida allo scandolo, era in linea con il principio indicato dal segretario generale”. Dopo il voto d’aula e la convocazione delle commissioni, sono stati giorni di forte tensione nei rapporti tra la presidenza del consiglio e il gruppo di maggioranza più vicino al sindaco Lucio Greco. I “lealisti” ritengono che Sammito abbia “forzato” i tempi, senza attendere il pronunciamento del segretario generale. “Ripeto – conclude – auguro buon lavoro alle commissioni e lo dico senza polemiche. Voto segreto? Se ne parla a vanvera, visto che il segretario generale ha escluso qualsiasi problema”. La maggioranza, proprio sulle commissioni, è andata in crisi nera. I consiglieri più vicini a Greco hanno disertato le convocazioni di Sammito, mentre il resto degli alleati ha partecipato, ottenendo anche importanti presidenze, con il supporto dell’opposizione. I pro-Greco meno convinti dalle scelte di Sammito pare abbiano richiesto, informalmente, un primo parere legale.
