Tar respinge ricorsi Caltaqua, “gestisca sistemi fognari e di depurazione anche a Brucazzi”

 
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Una delle strade dell'area industriale di Brucazzi

Gela. E’ un contenzioso che va avanti da tempo, diventato piuttosto delicato dato che si tratta della piena gestione dei sistemi fognari, idrici e di depurazione delle aree industriali del territorio, compresa quella di contrada Brucazzi. Il Tar Palermo, riunendo i due ricorsi avanzati dai legali di Caltaqua, ha confermato le determinazioni regionali e commissariali. Spetta alla società italo-spagnola prendere in carico la gestione dei sistemi idrici, fognari e di depurazione delle aree industriali Irsap di Caltanissetta, San Cataldo e appunto Gela. Nessuna delle doglianze avanzate per conto della società, titolare del servizio idrico integrato in provincia, è stata accolta dai magistrati amministrativi. Anche gli enti preposti, a partire dalla Regione, si sono costituiti nel procedimento, richiedendo il rigetto delle richieste dell’azienda. Il Tar conferma la legittimità dei provvedimenti emessi nel corso del tempo, che tra le altre cose hanno indicato l’esigenza di chiudere prima possibile la procedura, con il subentro di Caltaqua. Da Irsap si passa appunto alla società italo-spagnola che invece ritiene assenti i presupposti per occuparsi del ciclo della depurazione degli agglomerati industriali. Per quanto riguarda la vicenda locale, si tratta di una sentenza rilevante pure rispetto al futuro dell’impiantistica finalizzata alla depurazione dei reflui industriali. C’è già stato un contenzioso tra Irsap ed Eni Rewind per il sistema affidato alla multinazionale.

In base alle motivazioni emesse in sentenza, sono validi e legittimi gli atti firmati tre anni fa dal commissario dell’Ati idrica che imponevano appunto a Caltaqua di subentrare nella gestione del ciclo fognario e di depurazione delle aree industriali. Provvedimenti che il commissario sancì sulla scorta di scelte normative fatte dalla Regione e seguendo i piani e le ricognizioni condotte in tutte le aree industriali siciliane. Il commissario si insediò a causa dei ritardi nella costituzione dell’Assemblea territoriale idrica, che adesso sovraintende l’intero sistema integrato del territorio.

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