Tentato omicidio Farello, Di Noto condannato: depositate motivazioni e difesa pronta ad impugnare

 
0

Gela. Lo scorso dicembre, il gup del tribunale, al termine del rito abbreviato, gli ha imposto la condanna a nove anni e quattro mesi di reclusione, con l’accusa di tentato omicidio. Il trentaseienne Luigi Di Noto, nel maggio di un anno fa, sparò contro un rivale, il trentottenne Benito Peritore, che rimase ferito. La vittima riuscì a raggiungere l’ospedale Vittorio Emanuele, dove i medici accertarono la presenza di ferite superficiali. Sono state depositate le motivazioni del verdetto e il giudice Marica Marino ha confermato l’intenzione di uccidere dell’imputato. La difesa, sostenuta dall’avvocato Giovanni Bellino, ritiene invece che quanto accaduto in una zona rurale, nei pressi del cimitero Farello, non possa rientrare nell’ipotesi di tentato omicidio. Di Noto non avrebbe avuto nessuna intenzione di uccidere Peritore e ammise i fatti subito dopo l’arresto. Tra i due i rapporti erano tesi da tempo e probabilmente il tentativo di chiarimento sfociò in nuove incomprensioni. I carabinieri sequestrarono anche munizioni e l’arma usata per sparare. I pm della procura avevano chiesto la condanna a dodici anni di detenzione, ma il gup ha riconosciuto le circostanze attenuanti generiche.

Al trentaseienne viene anche contestata la detenzione dell’arma. Davanti alle motivazioni depositate, la difesa si prepara ad impugnare la sentenza, proponendo ricorso in appello. Peritore, invece, è costituito parte civile, con l’avvocato Maurizio Scicolone, e gli è stato riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here