“Terra del ritorno”, l’opera di Chiaramonte nel documentario presentato al teatro “Antidoto”

 
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Gela. Un documentario fortemente ispirato all’opera dell’artista Giovanni Chiaramonte, fotografo ma soprattutto testimone di questo sud, con gli occhi di chi vi era profondamente incardinato ma anche per certi aspetti di chi era anche “straniero” in queste terre. Ieri, al teatro “Antidoto”, è stato proiettato il lavoro della regista Valentina Pellitteri, “Terra del ritorno”. Chiaramonte, nato in Lombardia da una famiglia gelese, fin dalla metà degli anni ’60 iniziò ad esprimere la propria personale visione della realtà. A metà, tra nord e sud, fu un ricercatore instancabile. Ieri, nel corso della presentazione e del dibattito, sono emersi diversi aspetti della sua opera ma anche dei particolari racchiusi nel documentario. Fughe e ritorni fanno della Sicilia una sorta di “coscienza” spesso muta ma che Chiaramonte sapeva bene interrogare.

Il maestro Giovanni Iudice fu uno dei più stretti assertori del lavoro per immagini di Chiaramonte e ieri non ha mancato di definirne i tratti salienti, in una personalità fortemente legata alla forma e alla vita. Anche quella del maestro Iudice è un’arte che si contorna di Sicilia ma che si astrae da scontati rimandi. “Terra del ritorno”, non solo diretto ma anche scritto da Pellitteri, è stato prodotto dal Centro sperimentale di cinematografia-Sicilia.

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