Troppe nubi sui finanziamenti, chiesto monotematico: “Giunta e dirigente diano risposte”

 
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Il consigliere comunale dem Gaetano Orlando, la grillina Virginia Farruggia e il civico Davide Sincero

Gela. L’operazione “verità” che l’amministrazione comunale ha attivato sui conti del municipio, oggi stretto dalla crisi finanziaria, questa volta sono progressisti e civici a richiederla ma sul destino dei progetti. In quattro anni di amministrazione Greco, soprattutto a ridosso del periodo Covid e nelle fasi immediatamente successive, Palazzo di Città è stato destinatario di decine di decreti di finanziamento, per un totale stimato in non meno di duecento milioni di euro, considerando anche strumenti pregressi. Le gare però non hanno ingranato e adesso i civici di “Una Buona Idea”, i dem, i grillini, “Rinnova” e l’indipendente Paola Giudice, hanno inoltrato una richiesta di monotematico. L’amministrazione comunale dovrà riferire in aula sulle sorti dei progetti di “Patto per il sud”, “Agenda Urbana”, “Qualità dell’abitare”, “Rigenerazione urbana” e della nuova programmazione 2021-2027. Avevamo già anticipato l’intenzione di procedere in tal senso. La richiesta di monotematico, inoltrata alla presidenza del consiglio, è assai dettagliata e non trascura nessuno dei capitoli interrotti. Il timore forte è di finire nella rete dei tagli e dei definanziamenti. È già accaduto con “Patto per il sud” ed è probabile si verifichi con “Rigenerazione urbana”. Decisioni del governo nazionale e di quello regionale ma anche uffici che non riescono a stare al passo, sono tutti ingredienti di un processo che potrebbe rivelarsi deleterio. “Ci sono temi, tra gli altri, che riteniamo di fondamentale importanza e che possono, anzi devono, essere trattati e definiti al solo fine di risollevare le sorti della città nonostante la grave crisi finanziaria in atto. Per fare ciò però c’è la necessità di seguire tutti i processi in corso e per questo motivo i consiglieri comunali hanno proposto al presidente del consiglio comunale un monotematico su tutte le linee di finanziamento. che il Comune ha attivato. Si intende capire dalla viva voce degli interessati lo stato di avanzamento di ogni singolo progetto. Ricordiamo che l’ente ha attualmente linee di finanziamento per oltre 100 milioni di euro”, spiegano i civici Davide Sincero e Rosario Faraci, la grillina Virginia Farruggia, l’esponente di “Rinnova” Alessandra Ascia, il dem Gaetano Orlando e l’indipendente Paola Giudice.

“Agenda urbana”, con la struttura interna e con quella fatta di professionisti esterni, era diventata un modello. Ma che fine hanno fatto le gare e i progetti “messi in salvaguardia su decisione del dirigente?”, chiedono i consiglieri firmatari della richiesta di monotematico. Perché non vengono aggiornate le piattaforme Caronte e Regis?Inutile sottolineare che la loro attenzione si rivolge alle scelte politiche della giunta sul tema ma anche a quelle dell’architetto Antonino Collura, dirigente che regge la governance di quasi tutti i programmi di finanziamento ed è a capo del relativo settore a Palazzo di Città. Una verifica a trecentosessanta gradi, questo vogliono progressisti e civici. Non a caso, nella richiesta inviata alla presidenza si considera essenziale la convocazione in aula non solo del parlamentare Ars Luigi Sunseri che mesi fa ha lanciato l’allarme sui ritardi di “Agenda urbana” anche per Palazzo di Città, ma inoltre dell’esperto esterno Mario Di Martino, scelto negli scorsi mesi per il monitoraggio di tutti i progetti Pnrr. Fu nominato insieme ad altri professionisti esterni. I consiglieri sono certi che debba essere presente il comandante provinciale della guardia di finanza, il colonnello Stefano Gesuelli. Fu sottoscritto un protocollo di legalità tra Comune e appunto guardia di finanza per tracciare ogni fase dei progetti finanziati e delle relative gare. La stasi non è più ammissibile. Inevitabile che si spinga per la partecipazione dei revisori dei conti, chiamati a loro volta ad un controllo capillare. “Chi sta conducendo lo shuttle carico di progettualità e dove stiamo andando?”, quesiti che civici e progressisti (nuovamente compatti sul punto) vogliono portare in aula, evitando altre attese e mentre saranno decisive le scadenze di fine anno, comprese quelle sull’Unione dei Comuni, altri capitolo delicato.

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