Un furto di energia elettrica per almeno 5 mila euro, ribaltato il verdetto: anziana assolta

 
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Gela. Anomalie nell’effettuazione degli accertamenti e un mancato avviso hanno consentito di ribaltare la sentenza di condanna che in primo grado era stata imposta ad un’anziana, accusata di aver sottratto energia elettrica per circa 5 mila euro. La denuncia scattò dopo le prime segnalazioni e le verifiche condotte dai tecnici nella sua abitazione. Il legale di fiducia della donna, l’avvocato Annarita Lorefice, ha impugnato in appello la condanna emessa in primo grado dai giudici del tribunale di Gela. Davanti a quelli della Corte d’appello di Caltanissetta ha messo in dubbio l’intero apparato accusatorio, escludendo che l’anziana donna potesse sapere dei difetti riscontrati nei contatori né tantomeno ci sarebbero state prove di un suo intervento diretto.

La donna non sarebbe mai stata informata delle verifiche tecniche in corso. Ragioni che hanno indotto i giudici nissena ad emettere l’assoluzione.

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