Variazioni di bilancio, civici si tirano fuori: “Giunta non ha approvato, vogliono estorcere voto”

 
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Dirigenti di "Una Buona Idea" e "Civico lab"

Gela. Variazioni di bilancio, indietro tutta? Sembrava che il voto della giunta potesse dare soluzione ai tanti dubbi che si erano già affollati nei pensieri dei consiglieri comunali. Nel pomeriggio, inizia la disamina in aula sugli atti necessari per i progetti. I civici di “Una Buona Idea” e “Civico Lab”, fautori del voto di giunta, dopo settimane non trovano differenze rispetto a quanto già accaduto con il pacchetto di variazioni che fu ritirato dall’amministrazione comunale. “Ci eravamo già espressi suggerendo, per salvare finanziamenti e progetti, di attivare la procedura consentita dalla legge regionale del 2021 e dalla circolare esplicativa numero 1 del 26 agosto 2021, che regola le norme in materia di variazioni di bilancio dei Comuni in gestione provvisoria e che chiarisce la portata dell’articolp 5 della legge regionale 26 del 2021. La procedura consente infatti  l’approvazione in giunta delle variazioni di bilancio e il consiglio sarebbe chiamato a ratificarle. Ci eravamo illusi quindi che il consiglio comunale – dicono i segretari Giovanni Giudice e Giuseppe Favitta – che con carattere di urgenza è stato fissato per oggi venisse celebrato proprio per ratificare le variazioni votate dalla giunta. n realtà, scopriamo dall’attenta analisi degli atti inviati ai consiglieri che oggi gli stessi consiglieri non saranno chiamati a ratificare alcunchè poiché la proposta di delibera è una vera e propria variazione di bilancio ai sensi dell’articolo 175 comma 3 D.Lgs 267 del 2000 come di fatto è descritto nei punti della proposta deliberativa, per cui stando agli atti che saranno portati in consiglio, l’assise sarà chiamata a votare quelle variazioni di bilancio che la giunta avrebbe dovuto approvare, che ha dichiarato di avere approvato e che, evidentemente, non ha per nulla approvato”. Per i civici, di fatto, non cambia nulla rispetto a quanto già sostenuto. Non condividono la scelta di spostare tutto il peso delle variazioni di bilancio sulle spalle dei consiglieri. “Il  sospetto diventa certezza leggendo la nota del Segretario Generale del 29 novembre, indirizzata al presidente del consiglio comunale. Infatti nella nota si parla di atti votati in giunta non già come variazioni di bilancio ma come approvazione di proposte destinate al consiglio comunale, un mero elenco paragonabile potenzialmente  ad un semplice atto di indirizzo che giuridicamente è tutt’altra cosa. Anche  l’urgenza nella convocazione della seduta – aggiungono –  è assai anomala ed è del tutto svincolata dalle regole che sovraintendono la disciplina della legge regionale poiché se quelle variazioni di bilancio, fossero state approvate davvero dalla giunta come volevano farci credere, il consiglio comunale avrebbe avuto termine per ratificarle fino al 31 dicembre e invece, come si legge dagli atti il termine ultimo indicato è il 30 novembre. Il motivo di questa anomalia non è una svista, non è mera confusione tecnica, è un volontario tentativo di inganno perché  la giunta non ha approvato le variazioni di bilancio nonostante abbia voluto far credere il contrario. Un comportamento gravissimo sul piano istituzionale. La domanda è lecita, il fine era quello di portare in aula le variazioni di bilancio estorcendo il voto ai consiglieri che avrebbero pensato di ratificare una decisione assunta dalla giunta e invece avrebbero finito per votare quelle variazioni?”.

Stando così le cose, i consiglieri di “Una Buona Idea” non saranno in aula ma invitano comunque la giunta a porre rimedio. “Oggi i nostri consiglieri comunali non parteciperanno alla seduta, non per questo ci sentiremo irresponsabili, anzi i nostri banchi vuoti sono un chiaro segno di protesta contro le approvazioni fantasma che il sindaco ha fatto credere di aver deliberato addirittura dichiarandolo personalmente. Ma c’è ancora tempo per rimediare, qualora la stessa giunta fosse stata tratta in errore, entro la mezzanotte di oggi. Approvi le variazioni e vengano portate  in aula gli atti per la ratifica entro il 31 dicembre, non certo per noi ma per evitare la perdita di ulteriori finanziamenti e certamente un danno erariale alla città, del quale il sindaco dovrà poi rispondere”, concludono Giudice e Favitta. L’invito pressante è rivolto all’avvocato Greco e agli assessori, in aula ci potrà essere il voto civico solo davanti a variazioni di bilancio effettivamente varate dalla giunta.

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