Vertenza “Petroservices”, protesta lavoratori apre un varco: sospesi i trasferimenti

 
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Il presidio davanti alla sede aziendale

Gela. I lavoratori della Petroservices, lunedì mattina sono arrivati fino al sito di contrada Tresauro, a Ragusa, per continuare la loro mobilitazione contro i trasferimenti decisi dai vertici dell’azienda, che ha scelto di rivedere gli investimenti nel sito locale, disponendo la collocazione in Abruzzo anche dei dipendenti gelesi. Scelta subito respinta da operai e sindacati, che nelle scorse ore hanno ottenuto una prima apertura. I trasferimenti sono stati momentaneamente sospesi, in attesa di nuove verifiche e confronti. “I cantieri in Sicilia della Petroservices ci sono, ma l’azienda decide di trasferire i lavoratori in Abruzzo”, commentano i sindacalisti Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Rosario Catalano, delle segreterie di Filctem-Cgil e Femca Cisl. Le rappresentanze sindacali, sostenute dai confederali Ignazio Giudice ed Emanuele Gallo, si sono schierate con i lavoratori, in attesa di un passo indietro dell’azienda. I trasferimenti, fin dal primo momento, sono stati considerati come il tentativo di indurre i lavoratori locali a farsi da parte, licenziandosi. Con la protesta anche nel sito ragusano, protrattasi per circa dodici ore, la prefettura di Caltanissetta è intervenuta ancora e c’è stata la decisione aziendale di sospendere i trasferimenti, almeno in questa fase. Ora, però, i sindacati attendono un cambio di atteggiamento da parte dei vertici Petroservices.

“Siamo fiduciosi affinchè i prossimi incontri partano con il giusto approccio, con il metodo tanto auspicato della concertazione e non con l’autonomia decisionale, unilaterale”, concludono i sindacalisti. I lavoratori locali hanno ottenuto la solidarietà dei colleghi abruzzesi.

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