“Vertice con il sindaco interlocutorio”, Sammito: “Appoggerò progetto solo con i partiti”

 
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Il presidente Salvatore Sammito

Gela. Il faccia a faccia voluto dal sindaco Lucio Greco con gli assessori e con il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito ha già generato qualche scossone, forse anche inaspettato. Addirittura, è finito in bilico il rapporto con il consigliere Luigi Di Dio e con l’assessore Francesca Caruso, riferimenti di Azione. Per ora, non sembra comunque che possano lasciare la giunta. Con l’avvicinarsi delle scadenze elettorali, è evidente che anche il sindaco Lucio Greco voglia porre i presupposti per cercare di rilanciare il progetto amministrativo e farlo diventare fonte programmatica per le urne. “L’incontro? E’ stato interlocutorio – dice il presidente Sammito – è stato un vero piacere aver partecipato e sono onorato che il sindaco mi abbia invitato. Però, alla riunione c’erano solo gli assessori, gran parte dei quali non ha riferimenti in consiglio comunale né nello scenario della politica regionale e nazionale”. Sammito, cinque anni fa, è stato il candidato più votato in assoluto nella coalizione del sindaco Greco. L’intesa elettorale non l’ha mai messa in discussione, spesso dandole priorità rispetto ai rapporti con Forza Italia, altro punto della sua prospettiva politica. “Per quanto mi riguarda – spiega inoltre – non posso decidere sulla ricandidatura o meno del sindaco. Io non rappresento un partito ma solo i miei elettori. Non posso aggregare. E’ un compito che spetta ai partiti e ai movimenti civici. Non sono interessato ad una candidatura a prescindere al consiglio comunale. Ho già fatto la mia esperienza, anche con la candidatura alle regionali. Lascerò posto ai nuovi. Sono disponibile per dare supporto ad un progetto amministrativo e politico e per contribuire alla riuscita”. Il presidente, già prima dell’incontro convocato dal sindaco, aveva comunque sottolineato che un possibile appoggio ad un eventuale Greco bis lo darà solo se ci sarà un supporto dei partiti.

“Ormai, abbiamo compreso che le porte dei palazzi, a Roma così come a Palermo, si aprono davanti ai partiti – aggiunge – già con l’ex sindaco Messinese e poi con Greco, abbiamo avuto non poche difficoltà e ci siamo riusciti, in diversi casi, solo per l’insistenza istituzionale che ci abbiamo messo. La città, in una situazione di grave difficoltà, ha bisogno di un progetto amministrativo serio che veda i partiti presenti. Ci vuole un progetto politico, un programma. Con partiti che hanno riferimenti regionali e nazionali, io sono disposto a dare un contributo”. Greco, gli assessori e Sammito, si rivedranno ma per il presidente la svolta può essere una sola. “Ci dovranno essere novità e mi riferisco ai partiti – conclude – le novità dovranno arrivare in questi termini”. La possibile riproposizione del progetto che parte dall’attuale giunta, secondo il presidente, dovrà avere condizioni imprescindibili e la velleità di assicurare un governo stabile, con il pieno coinvolgimento dei partiti. In caso contrario, sarà assai difficile rilanciare il modello attuale che ha affrontato l’ultima fase a Palazzo di Città, segnata soprattutto dalla crisi finanziaria dell’ente.

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