Via Di Bartolo, la necropoli in un museo a cielo aperto

 
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Gela. Vetro calpestabile, apparati didattici, anche multimediali, e sistema di illuminazione interna ed esterna allo scavo. Finalmente la sovrintendente ai Beni Culturali, Daniela Vullo, ha deciso di ascoltare l’appello dei cittadini di rendere visibili i reperti archeologici frutto di scavi per interventi pubblici. Si inizierà da via Di Bartolo che, entro tre mesi, si trasformerà in un museo a cielo aperto. Saranno visibili reperti della necropoli. Nel sito la ditta incaricata alla posa della fibra ottica si è imbattuta in dieci sepolture di bambini, un’anfora corinzia del corredo funerario, attestabile al VI secolo, una coppa del VII secolo e frammenti in stile proto-corinzio, corinzio e attico. Riconosciuto dalla Sovrintendenza il notevole valore archeologico e antropologico dei reperti, la ditta incaricata si mostrò disponibile sin da subito a contribuire alla musealizzazione dello scavo. Infatti, già nel mese di maggio dello scorso anno preannunciò l’intento di volersi occupare del finanziamento e della realizzazione di un museo a cielo a aperto, così da garantirne anche il mantenimento in situ.

Messi in sicurezza e restaurati, i reperti rinvenuti dallo scavo saranno così resi fruibili dai cittadini i quali potranno nuovamente godere delle testimonianze del loro patrimonio storico e culturale. “Per la prima volta a Gela – sottolinea la sovrintendente ai Beni Culturali, Daniela Vullo – quanto ritrovato resterà in situ e rappresenterà un punto d’attrazione turistico-culturale di notevole importante. I ritrovamenti in città sono quasi all’ordine del giorno – continua la soprintendente – e sempre più cittadini si stanno appassionando alla valorizzazione della storia della propria città”. Insieme alle tante iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico, tra i quali la realizzazione del Museo del Mare e della Mostra di Ulisse, anche il museo a cielo aperto di via di Bartolo contribuirà al rilancio del settore turistico e culturale della città.

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