Abitazione in centro incendiata per ritorsione, accuse ad ambulante: chiuse indagini

 
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Gela. Un basso, in via Vespri, lo scorso dicembre fu danneggiato dalle fiamme, con conseguenze notevoli e il rischio che il fuoco potesse propagarsi altrove. Nell’abitazione, nella quale viveva un uomo, arrivarono i vigili del fuoco. Secondo i pm della procura, quelle fiamme le avrebbe appiccate, per ritorsione, un ambulante, con precedenti penali. Si tratta di Davide Ascia. I pm della procura hanno chiuso le indagini, formalizzando le accuse. All’ambulante viene appunto contestato di aver forzato l’ingresso dell’abitazione, approfittando dell’assenza di chi ci viveva, appiccando poi l’incendio. Pare che l’indagato conoscesse l’uomo che risiedeva abitualmente nell’immobile. Gli investigatori non escludono che possa aver agito per ritorsione, forse dopo un litigio. Nel capo di accusa si fa riferimento ai “futili motivi”.

Il basso dato alle fiamme si trova a pochi passi dal centro storico e fu necessario l’intervento dei vigili del fuoco per bloccare le fiamme. Gli investigatori, dopo gli approfondimenti, sono arrivati ad Ascia. Nei suoi confronti potrebbe essere avanzata la richiesta di giudizio. L’ambulante è assistito dall’avvocato Rosario Prudenti.

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