Abusi sulle nipoti, sei anni al nonno: consorte assolta dall’accusa di calunnia

 
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Gela. Le accuse vengono confermate al termine del giudizio abbreviato. È stata disposta la condanna a sei anni per un uomo ritenuto responsabile di abusi sessuali sulle due nipoti, una ancora minorenne all’epoca dei fatti e l’altra invece maggiorenne. Le giovani confermarono la loro versione dei fatti anche nel corso dell’incidente probatorio. Ci sarebbero stati più approcci e tentativi di palpeggiamento da parte del nonno che pare fosse solito attendere di rimanere da solo con le nipoti prima di concretizzare le avance. Fu la madre delle ragazze, figlia dell’imputato, ad accorgersi di atteggiamenti considerati fin troppo anomali. La procura aveva concluso con la richiesta di condanna ad otto anni e quattro mesi di detenzione. Un’indicazione pienamente condivisa dalle parti civili. Le due giovani sono rappresentate dal legale Salvo Macrì, a sua volta certo degli abusi sulla base di quanto emerso dagli accertamenti investigativi e dalle ammissioni delle ragazze.

Il legale di difesa, l’avvocato Giacomo Ventura, ha invece messo in discussione le conclusioni della procura e la versione resa dalle nipoti. Sulla base di questa linea, sarebbero emerse delle contraddizioni. Non è stato escluso un certo clima di tensione all’interno del nucleo familiare che avrebbe alimentato i sospetti. La madre delle giovani si è a sua volta costituita parte civile, con il legale Luigi Cinquerrui. È stata assolta invece la consorte dell’imputato. Era accusata di calunnia a danno proprio della madre delle ragazze. La accusò di mentire sui fatti. Assistita dall’avvocato Angelo Gaccione, nei suo confronti gli addebiti non hanno retto. La procura aveva chiesto due anni di detenzione.

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