Aggressione a Balate, detenuto venne più volte colpito: manca querela, “improcedibilità”

 
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Gela. L’aggressione avvenne due anni fa, all’interno del carcere di Balate. Il quarantanovenne Roberto Di Stefano, all’epoca detenuto, colpì ripetutamente un altro ristretto, un cittadino romeno. Pare che il ferito, poco prima, gli avesse rotto gli occhiali da vista. Subì diverse conseguenze. Una vicenda che ha portato a processo proprio Di Stefano difeso dal legale Rosario Prudenti. Ieri, davanti al giudice Martina Scuderoni, si è dovuto dare atto dell’improcedibilità, per mancanza di una querela.

Dopo l’aggressione in carcere, gli agenti della penitenziaria raccolsero solo delle dichiarazioni rilasciate dal detenuto ferito ma senza che sporgesse una vera e propria querela. La nuova riforma in materia di fatto ha concluso il procedimento, prima ancora che potesse iniziare. La difesa dell’imputato ha proprio sollevato l’eccezione dell’assenza di querela.

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