Alabiso propone gli autovelox ma in città le strade non hanno i requisiti

 
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Gela. L’esponente salviniano Emanuele Alabiso, senza altre opzioni praticabili, ha proposto una mozione sarà trattata dall’assice civica per l’istallazione di autovelox in alcuni punti strategici della città come via Licata, il lungomare Federico II di Svevia, via Falcone e via Butera.Una scelta che per il consigliere è quasi obbligata in zone dove è sempre più alto il tasso di incidenti e infrazioni.

L’uso degli autovelox, da parte della polizia, è possibile però solo nel rispetto di una serie di paletti: ad esempio, in città, gli autovelox fissi – quelli, cioè, che operano automaticamente, senza la postazione della polizia – non sono consentiti ovunque, ma solo in determinati tratti di strada. Si tratta degli autovelox che vengono “ancorati” al suolo, ad esempio dentro appositi box. La loro presenza deve essere presegnalata dal cartello e indicare i limiti di tolleranza .All’interno delle città, questa tipologia di autovelox è consentita solo sulle “strade a scorrimento”, ovvero quella strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici. Esse devono avere semafori a tutti gli incroci e aree per la sosta solo esterne alla carreggiata. Dunque, l’autovelox fisso e automatico non è consentito sulle normali strade urbane.

In città sono poche però le strade che presentano questi requisiti. Inoltre è necessario che l’uso dell’autovelox sulle strade urbane a scorrimento sia autorizzato dal Prefetto con apposito decreto.

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