“Argo-Cassiopea”, Biviere: “Senza prescrizioni attuate impianti non potranno partire”

 
0

Gela. Un parere “condizionato”, ma Enimed dovrà dare piena attuazione a tutte le prescrizioni già indicate un anno fa, al momento del rilascio della prima autorizzazione per il progetto “Argo-Cassiopea”. Il responsabile della Riserva Biviere Emilio Giudice ha rilasciato il parere, che era atteso nella procedura per la cosiddetta fase due dell’investimento sul gas, che tocca le opere a terra. La disamina condotta da Giudice è ampiamente negativa. “Se da un lato il proponente vuole avviare i lavori, dall’altro canto allo stato attuale non c’è un piano approvato per l’attuazione delle prescrizioni, nessuno studio, nessun progetto, nessun impegno economico. Allo stato attuale non è stata ottemperata nessuna prescrizione”. In base alla disamina condotta, nessuna delle quindici prescrizioni, poste nel primo provvedimento autorizzativo di un anno fa, è stata fino ad ora attuata. Nelle scorse settimane, insieme al dirigente comunale Emanuele Tuccio che sta lavorando sull’autorizzazione della fase due, proprio Giudice ha incontrato i tecnici della società incaricata da Enimed per l’attivazione delle prescrizioni, tutte concentrate sulla tutela ambientale e la salvaguardia degli habitat, anche marini. Nel parere rilasciato si precisa che senza la piena attuazione delle prescrizioni, non sarà possibile “mettere in esercizio gli impianti”. Una delle basi fondamentali, propedeutica ad ogni altro adempimento, è la definizione di un piano degli interventi e del monitoraggio “con relativo quadro economico e cronoprogramma”. Secondo quello che è stato riportato nel nuovo parere, appena rilasciato da Giudice, il piano e il monitoraggio diventano condizioni ineludibili. Enimed dovrà procedere anche con i necessari impegni finanziari. “Allo stato attuale il proponente non ha presentato e non ha redatto le progettazioni esecutive, non ha quantificato l’impegno economico, non ha ottemperato alla fideiussione, pertanto è fondamentale trovare urgentemente delle forme giuridiche d’impegno in quanto le prescrizioni sono fondamentali”, è riportato nel parere. Le prescrizioni poste un anno fa riguardano prevalentemente progetti di tutela e salvaguardia degli ambienti dunali e marini, di ripopolamento ittico, ma anche di monitoraggio sull’avifauna. Il responsabile della Riserva Biviere indica un preciso ordine per l’attuazione delle misure ed invita ad un coordinamento, che passa anzitutto dall’istituzione di un tavolo tecnico e da un “protocollo d’intesa”, che tutti gli enti preposti, Enimed e la capitaneria di porto dovranno sottoscrivere. “Si fa presente che qualora il progetto non venisse adeguato alle prescrizioni prima dell’inizio dei lavori il parere si deve intendere negativo”, aggiunge Giudice.

Il piano di gestione e quello di risanamento vanno osservati, sulla scorta delle prescrizioni. Nel parere, infine, si fa una disamina conclusiva che richiama più di una carenza tra gli enti deputati al controllo. “Le gravi carenze infrastrutturali di istituti pubblici deputai al preventivo controllo e monitoraggio dello stato ambientale, in aree ad alto valore ambientale (aree protette Rete natura 2000) e sotto tutela di strumenti normativi speciali, quali i piani di risanamento di indirizzo obbligatorio (dpr del 17 gennaio 1995), e la mancanza di dati o studi specifici è un elemento che pregiudica gli aspetti decisionali che devono rivolgersi necessariamente all’applicazione del principio di precauzione”, così è riportato nel parere. I manager Eni avevano indicato un avvio a pieno regime dei lavori per “Argo-Cassiopea” entro il mese di settembre. Hanno richiesto le concessioni demaniali marittime nelle aree del progetto. Attività previste principalmente nelle aree dell’isola 27 e dell’isola 30 della raffineria di contrada Piana del Signore.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here