Argo-Cassiopea, “primi lavori in corso, autorizzazione per aree demaniali in tempi brevi”

 
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Gela. La crisi energetica, che l’attacco russo all’Ucraina ha di fatto accelerato, ha riportato alla ribalta la necessità di fonti alternative per l’approvvigionamento del gas. Il progetto “Argo-Cassiopea” di Eni è ritornato all’attenzione nazionale, dopo che era già indicato come strategico nel Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee, redatto a livello ministeriale. La scorsa settimana, ne hanno parlato sia il presidente dell’Autorità portuale della Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti, sia il sindaco Lucio Greco. A livello sindacale, invece, si continuano a monitorare tutti i passaggi necessari. I primi cantieri edili sono partiti, a seguito del rilascio dell’autorizzazione comunale. “L’azienda – spiega il segretario della Uiltec Maurizio Castania – ci ha informati che l’attività di sbancamento dell’area della centrale per il gas è stata completata e sono in corso lavori per la collocazione di strutture cementizie. Parliamo, comunque, solo di lavori preliminari. Non siamo ancora nel pieno delle attività”. Probabilmente, a breve, si terrà un tavolo tra l’azienda e i sindacati, per approfondire le varie fasi delle attività, già programmate. L’investimento complessivo si aggira intorno ai 700 milioni di euro ed è stato affidato direttamente ad Enimed. Sembra che possa sbloccarsi a breve anche l’autorizzazione necessaria per gli interventi in area demaniale, per la posa delle condotte in mare. “Da quanto ci è stato riferito – spiegano Castania e il segretario Cisl Francesco Emiliani – l’iter è a buon punto e l’autorizzazione dovrebbe arrivare in breve tempo”. I sindacati si rifanno al cronoprogramma definito dall’azienda che punta ad entrare in produzione, con la base gas, nel 2024, chiudendo le attività di costruzione entro la fine del 2023. I tempi sono slittati rispetto ai programmi iniziali non solo per le restrizioni imposte nel periodo pandemico ma anche per alcune autorizzazioni, rilasciate oltre le scadenze ipotizzate.

I sindacati, compresa la Filctem (con il segretario Gaetano Catania), considerano l’investimento per “Argo-Cassiopea” fondamentale, anzitutto a livello occupazionale. L’esigenza di strutturare scorte nazionali di gas, poi, lo sta facendo diventare una priorità a livello nazionale, per l’ingente supporto che potrebbe assicurare agli stoccaggi italiani, come indicato anche nel Pitesai ministeriale. I sindacati, comunque, sono unanimi nel valutare la scelta dell’investimento. “Quello che sta accadendo – spiegano dalle segreterie – ci dà ragione. Abbiamo sostenuto la priorità di questo progetto, che va realizzato e portato in piena produzione”. Ormai, ad “Argo-Cassiopea” guardano non solo il governo nazionale ma anche importanti soggetti internazionali.

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