“Basta incarichi a nomina diretta…al Comune sanno di do ut des”, Antonuccio al sindaco: “Bandi pubblici e poi le dimissioni”

 
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Gela. Una stretta sulla gestione degli incarichi professionali assegnati dalla giunta del sindaco Domenico Messinese.


“Basta nomine dirette”. Più spazio alla competenza e meno alla politica. Un appello che viene lanciato da Bruno Antonuccio, coordinatore provinciale del Nuovo Psi, partito che negli scorsi giorni, come tanti altri, è stato invitato a Palazzo di Città per le tanto celebrate consultazioni avviate dal sindaco. “Invitiamo il sindaco a non ricorrere ad incarichi professionali per calmierare qualche barone locale disposto a girare la testa – dice – ma di avvalersi delle nostre risorse professionali con continui incontri tecnici aperti a tutta la città per poter condividere le capacità che nel mondo sono riconosciute ed affermate. Lo invitiamo a lavorare senza sosta per poter istituzionalizzare questo modo di fare e poi, con la coscienza pulita, presentare le dimissioni da primo cittadino. In questo momento i nemici della città non sono più alle porte, ma si stanno riorganizzando e ristrutturando, spesso cambiando semplicemente simbolo”. Una richiesta che i socialisti del Nuovo Psi destinano al sindaco in una fase piuttosto delicata, soprattutto sul fronte della Ghelas Multiservizi, attualmente orfana di un amministratore delegato dopo le dimissioni di Vincenzo Romano. “Bisogna abbandonare il metodo delle nomine dirette, che sa tanto di do ut des – conclude – indicendo per ogni incarico pubblico un bando per titoli. Requisito fondamentale dovrà essere la presentazione da parte di ogni aspirante di un dettagliato piano aziendale che preveda definizione di obiettivi, tempistiche e risorse necessarie per la sua attuazione”.

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