Beni e disponibilità finiti in un’inchiesta, giudici revocano sequestri per l’imprenditore Longo

 
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Gela. La richiesta è stata accolta dai giudici del collegio penale del tribunale. E’ stata disposta la revoca dei sequestri che avevano interessato beni e disponibilità delle società riconducibili all’imprenditore Valerio Longo. E’ attualmente a processo per rispondere dei fatti legati ad un’inchiesta partita proprio su presunte irregolarità nella gestione dei beni. Il tentativo, secondo gli inquirenti, era di sottrarli alle misure imposte. Durante l’attività investigativa, parecchia attenzione è stata posta pure sulla sorte di due Maserati, secondo gli investigatori finite in una rete di compravendita, solo appunto per evitare che potesse calare la scure di sequestri e confische. Per gli inquirenti, Longo sarebbe vicino al gruppo di mafia dei Rinzivillo, anche sulla scorta dei rapporti di parentela della moglie. I giudici però hanno accolto l’istanza di revoca del sequestro dei beni, al centro dell’attuale giudizio. E’ stata formulata dal difensore, l’avvocato Giovanni Lomonaco.

Il legale rappresenta anche un cittadino romeno, Roman Vasile, considerato un presunto factotum di Longo. Lo scorso anno, la Corte d’appello di Caltanissetta decise di revocare la confisca di altre disponibilità patrimoniali dell’imprenditore. C’era stato l’annullamento della Cassazione, con rinvio ai magistrati nisseni. Il dibattimento va comunque avanti, per Longo e per gli altri imputati.

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