Biviere, Santo Pietro e Sughereta in un unico parco regionale: il progetto va avanti

 
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Il lago Biviere

Gela. Una riunione operativa svoltasi stamane, nell’ufficio del sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo, ha sancito l’avvio dell’iter per l’istituzione di un Parco naturalistico regionale che unisca il Bosco di Santo Pietro a Caltagirone, la Sughereta di Niscemi e il Biviere di Gela, puntando sulla biodiversità e valorizzando i luoghi specialmente nelle loro potenzialità legate al turismo eco-sostenibile. Sono intervenuti all’incontro, per Caltagirone, oltre al primo cittadino, l’assessora alla Transizione ecologica Lara Lodato e il delegato della frazione di Santo Pietro Giovanni Internullo; per Niscemi il sindaco Massimiliano Conti e l’assessore all’Ambiente Aldo Allia. Anche dal Comune di Gela, che aveva ospitato la prima riunione sull’argomento, ribadita la piena condivisione del percorso intrapreso.
Le tre aree, come sottolineato dagli intervenuti stamane, appartengono allo stesso corridoio ecologico e dispongono di un patrimonio di pregio da un punto di vista botanico, faunistico e ornitologico. Peraltro la creazione del Parco consentirà di rispondere alla richiesta dell’Unione europea di azioni per la crescita delle aree naturalistiche, nella misura del 30%, entro il 2030.
“Siamo impegnati a lavorare sinergicamente per un ente sovracomunale – ha sottolineato il sindaco di Niscemi Conti – che abbia la capacità di autodeterminarsi per promuovere il territorio e difendere le sue specificità ambientali, instaurando buone prassi e producendo ricadute positive sotto molteplici aspetti per le aree interessate”.
“E’ un progetto ambizioso, ma realizzabile anche perché fondato su una comune identità storica, culturale e antropologica – hanno dichiarato il sindaco Roccuzzo e l’assessore Lodato – che si tradurrà in un’azione di tutela e valorizzazione con il pieno coinvolgimento di associazioni, scuole, professionisti del settore e Università. Obiettivo la crescita dei territori”.

“Questo progetto – ha detto il sindaco Lucio Greco collegatosi con i presenti – punta non solo a valorizzare queste tre splendide zone, ma pure a preservarle da azioni vandaliche e dall’incuria. Un’azione di tutela paesaggistica necessaria. Intendiamo coinvolgere gli enti gestori, le associazioni ambientaliste, ma anche archeologi, geologi e agronomi”.

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