Caccia vietata nella Piana di Gela e nelle aree protette Sughereta di Niscemi e Biviere

 
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Gela. Ha presto il via ieri anche nella provincia di Caltanissetta la pre-apertura della caccia: nei soli giorni 1, 4 e 5 settembre è stata autorizzata un’anticipazione eccezionale della stagione venatoria, che si aprirà ufficialmente il prossimo 15 settembre. In questi tre giorni saranno cacciabili solo tre specie di uccelli: colombaccio, gazza e ghiandaia. La caccia negli altri giorni, ad altre specie e con modalità diverse costituisce bracconaggio. Dunque divieto di caccia in tutti gli altri giorni e per le altre specie, compreso il coniglio (preda tradizionalmente ambita dalle doppiette siciliane), pena multe salate: previsto l’arresto fino ad un anno o l’ammenda fino ad € 2.582 per chi esercita la caccia in periodo ed a specie non consentite; la legge, inoltre, prevede che per i trasgressori il Questore disponga la sospensione del porto di fucile da caccia fino a tre anni. La caccia al coniglio rimane attualmente vietata.

Ma non è tutto: nel periodo della preapertura è consentita solo la caccia “da appostamento”: in altre parole, il cacciatore non potrà andare in giro per la campagna alla ricerca della fauna ma dovrà star fermo e nascondersi dietro un capanno, in attesa del passaggio della selvaggina.

In provincia di Caltanissetta la caccia è vietata nelle zone boscate del Demanio forestale, nei terreni in attualità di coltivazione (vigneti, oliveti, mandorleti, ecc.), nelle aree percorse da incendi e nelle dighe ed invasi artificiali “Cimia”, “Disueri” e “Comunelli”; inoltre è vietata in diverse aree naturali protette: Sughereta di Niscemi e Biviere di Gela).

Nella ZPS di Torre Manfria/Piana di Gela la caccia è vietata fino al 1° ottobre, successivamente potranno esercitate l’attività venatoria soltanto un numero limitato di cacciatori autorizzati dalla Ripartizione faunistico venatoria dell’Assessorato regionale.

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