“Campo largo possibile, Donegani vuole rimanere nell’agorà?”, Di Stefano: “Siamo fuori da lotte interne”

 
0
Di Stefano e Donegani durante uno degli incontri dell'agorà politica

Gela. Ieri sera, candidati potenziali (non c’era Miguel Donegani) e riferimenti dei partiti che si riconoscono nell’agorà, hanno cercato di smussare, informalmente, più di qualche angolo politico che ancora adesso non permette di arrivare alla “sintesi”. Il parlamentare Ars Nuccio Di Paola, questa volta ha optato per un “conviviale”, fuori dalle consuetudini delle riunioni ufficiali. L’intenzione rimane chiudere prima possibile, individuando il candidato a sindaco e la squadra di governo. Lo stesso Donegani, il civico Terenziano Di Stefano, il socialista Piero Lo Nigro (per il tavolo dei moderati), il comunista Nuccio Vacca e Filippo Franzone di “Moto civico”, sono i nomi sui quali condurre le riflessioni. Domani, un altro incontro, questa volta in forma ufficiale. L’agorà va avanti in attesa di capire chi rimarrà. “Noi lo abbiamo sempre detto – spiega Di Stefano – è inutile cercare di rompere o di dividere. Ci sono le condizioni per un campo largo finalizzato al progetto Gela, una definizione nella quale mi ritrovo. L’ha coniata il commissario del Pd Arancio e per me è più che valida. Chiaramente, già dall’inizio sapevamo che non sarebbe stato facile. Però, si devono evitare paletti perché nessuno può ritenersi puro. Tutti, in questi anni, abbiamo governato e sono ancora più convinto che in municipio serva l’esperienza di chi ha avuto ruoli e incarichi amministrativi, con Greco, con Messinese, con Fasulo o con Crocetta. Non è tempo di praticantato. La situazione in municipio è difficile e altrettanto si verifica nel contesto cittadino”. Il “conviviale” di ieri sera ha fatto seguito ad una giornata di “grandi verità”. Il gruppo che si rivede in Donegani, con “PeR”, Sinistra italiana e “#2029”, ha rimarcato ancora una volta che si potrà andare avanti solo con scelte coerenti e con un perimetro puramente di centrosinistra non “compromesso” con il governo cittadino del sindaco Lucio Greco. Non vogliono una sorta di “Greco bis” mascherato da agorà. I renziani di Italia Viva, invece, confermando il sostegno a Lo Nigro, hanno dato mandato ai dirigenti di sondare strade non necessariamente convergenti con quella dell’agorà. “Io spero che tutto questo non sia finalizzato a dividere o a rompere il percorso avviato – continua Di Stefano – Donegani, attualmente, è l’unico che si muove e fa riunioni, fuori dall’agorà, come già candidato a sindaco. Per me, è una risorsa di tutta l’agorà. Con lui, si può vincere. Però, dovrebbe fare chiarezza con sé stesso. Vuole veramente partecipare all’agorà? L’obiettivo è avere la meglio sulle destre. Non ci sono altri scopi. Mi sembra come cercare qualsiasi scusa per allontanare. Ma a cosa serve? A rompere l’agorà? Nessuno piange addosso agli altri. Italia Viva, a Caltanissetta, sta sostenendo il sindaco di centrodestra. Ognuno è libero di fare alleanze che reputa opportune sui territori. Azione? Non vedo perché non si debba aprire un dialogo. Ritornando a Donegani, spero veramente voglia stare con noi. In caso contrario, lo dichiari pubblicamente e spieghi il percorso che vuole fare. Ci siamo anche stancati di essere sempre tirati in ballo. Il tempo è arrivato per tutti e spero che si possa chiudere entro fine mese, o si è dentro oppure si è fuori”. L’ex vicesindaco, ancora, va in profondità nel ragionamento politico e strategico.

“Una cosa deve essere chiara per tutti – conclude – noi siamo fuori da contese interne ai partiti, fra più potenziali candidati. Non ci interessano. Non fanno il bene della città. Sono solo competizioni per detenere il simbolo di un partito e controllarlo. La lotta tra candidati che hanno la stessa tessera di partito non può trascinare in basso questa agorà. Se hanno questa intenzione, facciano il loro percorso”. Dai civici arrivano indicazioni piuttosto precise. Non vogliono rompere l’asse con grillini e dem né rinunciare ad un’agorà ampia, con i moderati. Allo stesso tempo, non intendono rimanere impantanati nelle ambiguità politiche.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here