“Centrodestra? Preoccupa mutismo sul candidato”, Pellegrino: “Chi vuole disgregare ha fatto male i conti”

 
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Il consigliere Gabriele Pellegrino

Gela. Il centrodestra locale non ha ancora sviluppato a pieno il progetto politico che dovrebbe condurre ad una coalizione alternativa all’amministrazione Greco. Potenzialmente, tutti i pezzi dovrebbero combaciare, ricalcando l’intesa da poco formalizzata a Caltanissetta. La guida, in città, andrebbe ai meloniani di Fratelli d’Italia, con la relativa designazione del candidato a sindaco. Passi ufficiali, però, non se ne sono ancora visti. E’ una dimensione intorno alla quale non si collocano solo i partiti strutturati. “Per quanto ci riguarda – dice il consigliere comunale Gabriele Pellegrino – non abbiamo mai fatto mistero di riconoscerci nel centrodestra. E’ la nostra dimensione. Però, devo dire che questo mutismo ci preoccupa”. Pellegrino, così come l’ex parlamentare Ars Pino Federico, non pare più avere vincoli verso la Dc di Cuffaro, con la quale il rapporto politico non si è mai sviluppato secondo dettami di piena “cointeressenza”. “La scelta del candidato a sindaco deve essere condivisa da parte di tutti, credo sia arrivato il momento – aggiunge – certamente, bisogna tenere in considerazione i partiti e gli accordi, provinciali e regionali. Ma non dobbiamo mai dimenticare che la nostra è una città ai minimi storici. Non siamo yes man. Si devono mettere da parte ragionamenti individualistici. Oggi, la figura del sindaco è ancora più importante, deve dare una svolta al territorio. Si chiuda, facendo una sintesi”. Per Pellegrino, cinque anni fa il più suffragato in assoluto nella corsa al civico consesso, i tempi stringono e la coalizione potenziale non può permettersi altre attese. Pare gli siano arrivate richieste per una candidatura a primo cittadino, che ha declinato.

“Se qualcuno vuole fare il gioco di allungare i tempi, per arrivare alla fine e generare disgregazione – precisa – ha fatto male i conti. Noi non lo permetteremo. Spero sia chiaro per tutti”. Il gruppo storico dell’ex presidente della Provincia Federico è in costante movimento. Il punto di arrivo rimane una coalizione di centrodestra, con tutti i partiti d’area. I contatti però non mancano neppure in altri spazi fuori dai due blocchi principali. Il consenso elettorale storicamente espresso dalle loro liste interessa sia entità del centrodestra sia moderate. Inoltre, non mancano discorsi pienamente aperti con esponenti del centrodestra dei partiti che potrebbero optare per altri piani qualora l’intesa di coalizione non dovesse giungere a destinazione.

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