In condizioni disperate il quindicenne che si è sparato alla testa

 
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Gela. Una tragedia inspiegabile, che dovrà essere chiarita anche dal punto di vista investigativo. Un ragazzo di 15 anni si è esploso un colpo di pistola alla tempia ieri sera nella sua abitazione del quartiere Caposoprano. Al momento versa in condizioni disperate.

E’ stata la madre a ritrovarlo in una pozza di sangue al suo rientro a casa intorno alla mezzanotte. Entrambi i genitori sono guardie giurate. L’arma, secondo le prime indiscrezioni, era stata smontata ed i pezzi custoditi in diversi angoli della casa in posti che il ragazzino non avrebbe dovuto conoscere.

Il ragazzino è stato trasferito d’urgenza stanotte presso il reparto di neurochirurgia all’ospedale Cannizzaro di Catania in elisoccorso. L’equipe medica lo ha operato d’urgenza ma la ferita profonda alla testa è troppo grave per sperare in un miracolo.

I genitori non riescono a darsi pace perchè il loro figlio era apparentemente un ragazzo tranquillo. Frequentava il primo anno delle superiori ed aveva anche ottenuto buoni voti ad inizio anno scolastico. Ecco perchè appare tutto paradossale, inspiegabile.

Si proverà a capire, magari parlando con qualche compagno di scuola o amico, se qualcosa lo turbasse. Una delusione amorosa, o peggio sia stato coinvolto in un episodio di cyberbullismo o vittima di una challenge che pericolosamente si nascondo sul web. Ma sono tutte ipotesi investigative.

E’ chiaro che la procura aprirà un fascicolo per capire cosa possa essere accaduto. Se si tratti di un gesto volontario o un incidente domestico è ancora presto per dirlo. Di certo la comunità gelese è sconvolta dall’episodio. I due genitori sono conosciuti ed apprezzati e nulla lasciava presagire quanto sarebbe accaduto stanotte.

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