“Continuiamo dialogo con Di Stefano e l’agorà”, Antonuzzo: “Defezioni? Dicevano di fidarsi di Di Paola”

 
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Emanuele Antonuzzo

Gela. La sintesi che ha portato alla scelta del civico Terenziano Di Stefano, indicato come candidato a sindaco per l’agorà politica, non è stata esente da rilevanti conseguenze. Ci sono già stati addii di un certo peso e l’ex parlamentare Ars Miguel Donegani così come Filippo Franzone (per “Moto civico”) hanno annunciato che faranno un loro percorso autonomo, sempre come candidati a sindaco. Ci sono poi i moderati che non si rivedono in Di Stefano e i dem che formalizzeranno la loro decisione. Un percorso, quello dell’agorà, che invece continuerà a vedere impegnati i riferimenti di “Idee e partecipazione”. Si erano mossi in tempi non sospetti, con il loro dialogo costante con l’ex candidato a sindaco di Catania Maurizio Caserta. “Abbiamo sempre sostenuto – dice Emanuele Antonuzzo – che forse sarebbe stato meglio, da subito, definire la coalizione. Il candidato a sindaco è stato scelto. Con Di Stefano non possiamo che continuare ad avere un’interlocuzione privileggiata. Ci rivediamo in un contesto liberal-progressista. Siamo sicuramente alternativi ai governi Meloni e Schifani e ci interessa il modello sardo. Credo che la candidatura di Di Stefano vada in questa direzione”. Antonuzzo invece sembra meno entusiasta delle defezioni già ufficiali. “Ho partecipato a diverse riunioni dell’agorà – dice inoltre – ricordo bene che tutti hanno sempre ribadito la piena fiducia nelle scelte di Di Paola. Adesso, invece, questa fiducia non c’è più? Diciamolo chiaramente, tutti hanno governato con il sindaco Greco. Mi sembrano solo pretesti per costruirsi altri percorsi. Siamo sicuri che ci sia una vera consapevolezza del bene della città? Mi pare che così facendo maturi invece una sorta di strategia militare tra gruppi che mirano a conquistare un castello vuoto. La città sta man mano scivolando nelle sabbie mobili, tutti dovremmo comprenderlo”. Il gruppo al quale si rifà Antonuzzo è pronto “a metterci la faccia”.

“Noi vogliamo costruire dal basso, dando la disponibilità alla candidatura al consiglio comunale – sottolinea – nella fase di dissesto del municipio, l’assise civica ha compiti ancor più delicati. Penso che prima di Pasqua presenteremo il progetto. Siamo interessati ad una programmazione politica. Dobbiamo prendere una posizione netta sul rilancio della sanità locale, sulla centralità delle scuole, sulla formazione e finalmente su un confronto chiaro con Eni. Sono solo alcuni punti sui quali riteniamo si debba sviluppare il progetto, anche di prospettiva”.

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