Controlli nell’area industriale di Butera, contestate violazioni: prescrizione per gelesi

 
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I controlli furno effettuati diversi anni fa nell'area industriale di Butera

Gela. Durante accertamenti e controlli, partiti non appena le società iniziarono ad operare nell’ex sito Zappalà, nell’area industriale di Butera, gli investigatori individuarono presunte irregolarità, anche di tipo ambientale. Ci sarebbero state violazioni nello scarico delle acque ma anche depositi incontrollati di rifiuti e scarti pericolosi. Due degli allora rappresentanti delle aziende, i gelesi Rocco D’Assenza e Antonino Gangarossa, sono stati assolti dal giudice Miriam D’Amore. Nei loro confronti, è stato disposto il non doversi procedere, per l’intervenuta prescrizione. Il tempo trascorso, infatti, ha influito sull’esito del giudizio. La richiesta, con date e termini già delineati, è arrivata dal pm Pamela Cellura, che ha preso atto della prescrizione maturata. Una conclusione accolta dal giudice D’Amore, che ha valutato il fascicolo del procedimento e i termini ormai decorsi. La difesa degli imprenditori gelesi, rappresentata dall’avvocato Angelo Fasulo, ha ribadito quanto già emerso rispetto al tempo trascorso. Il legale, anche in fase di indagine, ha sostenuto l’assenza di irregolarità. Quanto accertato dagli investigatori, secondo questa ricostruzione, in realtà si sarebbe riferito ad un sequestro che nella stessa area c’era stato alcuni anni prima, quando era un’altra società a portare avanti le attività.

Le aziende successivamente insediatesi, in un sistema per la trasformazione di prodotti agricoli, avrebbero invece rispettato la disciplina e anche sullo scarico delle acque del ciclo di lavorazione la difesa ha sempre escluso violazioni, come del resto gli stessi coinvolti. La prescrizione ha comunque chiuso il procedimento. L’area industriale di Butera, dopo l’iniziale investimento favorito dalle agevolazioni pubbliche, andò incontro ad un quasi totale abbandono, fino all’insediamento delle società gelesi.

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