Controversia su parcelle, Cassazione conferma statuizioni civili per ex clienti

 
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Gela. Per le contestazioni penali, in appello, c’era stata la dichiarazione di “non doversi procedere” per i legali. La Corte di Cassazione, adesso, si è pronunciata sul ricorso legato alle statuizioni civili. L’azione delle difese degli avvocati Giuseppe Fontanella e Luigi Fontanella non è stata accolta dai magistrati romani, che hanno confermato le statuizioni civilistiche. La vicenda processuale nacque dopo la segnalazione su parcelle ritenute eccessive, richieste dagli avvocati ad ex clienti che erano stati rappresentati in un procedimento civile. Il “non doversi procedere” disposto dalla Corte d’appello nissena ha chiuso il procedimento penale. I giudici romani hanno confermato le pronunce civilistiche in favore degli ex clienti (rappresentati dagli avvocati David Grasso Castagnetta ed Enrico Sanseverino).

L’intero caso ha dato vita a diverse azioni, soprattutto civilistiche. C’erano stati decreti ingiuntivi dei legali per recuperare le somme. Gli ex clienti si sono costituti parti civili nei giudizi penali, di recente ottenendo un sequestro conservativo. A loro volta, i legali hanno avanzato richieste risarcitorie. Dopo le segnalazioni degli ex clienti, che ritennero sproporzionate le parcelle definite con un patto di “quota lite”, partì l’indagine condotta dalla procura locale.

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