Da immobile abusivo a centro per donne vittime di violenza, c’è l’avviso per i lavori

 
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L'immobile risultato non in regola è stato acquisito dal municipio e diventerà un centro antiviolenza

Gela. E’ uno dei progetti più consistenti, sul piano finanziario, dell’intero programma di “Agenda Urbana”. Lavori per oltre 1 milione 500 mila euro sono previsti per riqualificare un immobile, realizzato abusivamente in via Madonna del Rosario, destinato a diventare un centro per ospitare donne vittime di violenza e soggetti deboli. L’immobile fu acquisito al patrimonio del Comune. L’iter è arrivato alla fase conclusiva. E’ stato pubblicato l’avviso, per la manifestazione di interesse. Verranno valutate le offerte di almeno dieci aziende, che dovessero rispondere al bando, pubblicato con la firma del rup Grazia Cosentino. Si procederà attraverso la piattaforma Mepa per poi individuare l’azienda alla quale affidare l’appalto. Il gruppo tecnico e di lavoro di “Agenda Urbana” sta monitorando tutti i procedimenti, per arrivare prima possibile alla fase di gara. Quello del progetto di via Madonna del Rosario è il primo iter che approda praticamente alla fase finale. La scadenza ultima, fissata dalla Regione per tutto il programma “Agenda Urbana”, è per il 2023, quando bisognerà aver già effettuato i collaudi delle opere, con relativa rendicontazione. L’Autorità Urbana, condotta dal dirigente Antonino Collura, ha messo nero su bianco il primo avviso per i lavori, che rientrano nel programma. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano, con il nuovo anno, sta effettuando verifiche, insieme ai professionisti del gruppo tecnico. L’obiettivo è arrivare a coprire tutti i progetti, senza perdere nessun finanziamento, dopo che pare essere stata scongiurata l’ipotesi di tagli della Regione.

Lo stesso vicesindaco, nelle scorse settimane, aveva spiegato che le uniche vere “criticità”, sul piano dei tempi e dell’effettiva realizzazione entro le scadenze previste, riguardano i due progetti per la messa in sicurezza dell’area del costone Borsellino. L’attività tecnica è in corso, condotta appunto dai rup, dai funzionari comunali e dai professionisti esterni del gruppo di “Agenda Urbana” (gli avvocati Evita Lorefice e Sara Bonura e l’ingegnere Stefano Sammartino).

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