Democrazia partecipata, “si rischia di vanificare le somme per il 2023”

 
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Gela. Il 19 dicembre 2022 il bando di democrazia partecipata, il concorso che ogni anno viene sostenuto dall’amministrazione locale per invitare i cittadini a promuovere le loro idee per il rilancio del territorio con un finanziamento di 60.000 euro, fu vinto da Massimiliano Giorrannello, rappresentnante del comitato del quartiere San Giacomo con il progetto di riqualificazione urbana di corso Salvatore Aldisio e della piazza antistante alla chiesa. Dopo un anno però, ancora tutto tace e si va in contro al rischio di perdere i fondi che devono essere utilizzati entro il 31 dicembre 2023. “È assurdo che fondi già messi già in bilancio attraverso un impegno spesa vengano persi in questo modo – dichiara Massimiliano Giorrannello – il progetto che ha vinto il bando prevede proprio il rilancio dell’immagine delle vie principali del quartiere San Giacomo, della piazza su cui si affaccia la chiesa e del corso che è una delle arterie principali della città. L’installazione di panchine per gli anziani che furono rimosse in periodo Covid per evitare gli assembrameti, di fioriere e di cestini gettacarte sono gli interventi più importanti. Inoltre, puntiamo al miglioramento dell’illuminazione pubblica e alla sistemazione dei birilli”. Nel 2022, il malcontento sulla classe dirigente era già fortemente diffuso. A testimoniarlo furono proprio i numeri dei voti raccolti dal bando. Poco più di 250 i cittadini che avevano espresso la loro preferenza, mentre 2021 erano stati oltre 3000.

Il modello di procedura politica che punta all’inclusione, alla collaborazione e ad un rapporto trasparente fra istituzioni e società civile, per attribuire alla cittadinanza una diretta responsabilità nell’esercizio del potere pubblico nelle sue varie forme, quest’anno è stato vinto dalla proposta che interesserà la zona di Manfria.

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