“Dissesto non è dovuto alla nostra amministrazione”, Incardona: “Tra alleati deve prevalere la chiarezza”

 
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Il sindaco Lucio Greco e l'assessore Salvatore Incardona

Gela. La dichiarazione di dissesto che andrà in aula consiliare la prossima settimana sarà forse il passaggio politico e amministrativo più delicato per la giunta Greco, in questi oltre quattro anni. Ad oggi, il primo cittadino non ha dovuto prendere atto di eventuali rinunce tra i suoi alleati. “Io sono convinto che questa esperienza amministrativa debba arrivare fino in fondo – dice l’assessore Salvatore Incardona – si perviene al dissesto non certo per responsabilità della nostra giunta. Anzi, abbiamo fatto di tutto per evitarlo. Non ho mai detto che il dissesto fosse la soluzione migliore. Davanti ad elementi fattuali e a quello che è emerso, ormai il riequilibrio non era più fattibile. Di conseguenza, il dissesto permetterà all’ente di avere una cassa da risanare e un bilancio destinato poi al riequilibrio. Il piano a lunga scadenza, con queste condizioni, sarebbe stato un peso enorme anzitutto per la città”. Incardona ormai da tempo è uno degli assessori più vicini al sindaco. I contatti con l’area centrista non li ha mai abbandonati anche se il riferimento più solido pare quello con l’assessore regionale Turano. L’intera giunta attende la prova d’aula della prossima settimana. Il fardello non è da poco. “A maggior ragione – dice inoltre Incardona – penso che tutti i consiglieri debbano dimostrare attaccamento alla città senza farsi trascinare dalle strategie politiche. Ognuno deve fare il proprio dovere”. Incardona pare escludere sorprese in quest’ultima fase dell’amministrazione, anche se quasi tutto passerà dal voto dell’aula. “Non c’è solo la dichiarazione di dissesto – aggiunge – il consiglio a breve sarà chiamato a rapportarsi con atti fondamentali per la città e per il nostro ente”. In giunta, fino ad ora, non ci sono mai stati strappi netti, almeno in quest’ultima versione.

Le voci non mancano ma Incardona non sembra dargli troppo peso. “In questo periodo, con la campagna elettorale alle porte, i rumors non mancano mai – conclude – ad oggi, non mi risulta che ci siano alleati intenzionati a lasciare l’amministrazione. La ricandidatura del sindaco? Non ci ha comunicato nulla. Se dovesse decidere di ricandidarsi, ognuno valuterà insieme ai rispettivi gruppi. L’ho visto concentrato quasi esclusivamente sulle vicende collegate alla crisi finanziaria del municipio. Una cosa è certa, tutti gli alleati, in quest’ultimo scorcio di sindacatura, devono essere chiari senza tatticismi che non servono a nessuno”.

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