Fissata assemblea dem, Pd tenta la risalita: Arancio lancia il “progetto Gela”

 
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Il comissario dem Giuseppe Arancio e uno dei vice Giuseppe Fava

Gela. La cornice non cambia, la stessa della prima direzione allargata indetta dal commissario Giuseppe Arancio, anche l’assemblea del Pd cittadino si terrà all’hotel “Sileno”. Dopo un periodo di incontri interni e con forze dell’area civica e progressista, i democratici faranno il punto. Venerdì prossimo ci saranno dirigenti, iscritti e chi valuta il da farsi, tutti chiamati a misurarsi con il “progetto Gela”. L’assemblea è stata fissata e comunicata ufficialmente. Arancio vuole rilanciare il partito scosso dallo scontro che ha poi portato l’ex segretario Guido Siragusa a dire basta, in rotta con le correnti e con dirigenti di vertice, tra tutti il componente della direzione nazionale Peppe Di Cristina e l’ex parlamentare regionale Miguel Donegani. Ieri, Arancio e il vicecommissario Giuseppe Fava erano al tavolo insieme ai civici di “Una Buona Idea”: le possibili linee di contatto programmatiche non mancano ma vanno verificate e sviluppate. Un certo feeling sembra esserci anche con i grillini del Movimento cinquestelle ma nulla è stato ancora formalizzato. I dem però devono capire quale partito potrà presentarsi alle prossime amministrative. Siragusa ha annunciato da tempo che all’assemblea dovrebbe esserci. Non ha invece partecipato alla direzione delle scorse settimane e come lui anche altri pro-Schlein che sembrano non rivedersi nello zoccolo duro dem e nel commissario. Avrebbero voluto una rottura netta con il recente passato e un rinnovamento che non percepiscono.

Arancio sembra voler “rifondare” il partito partendo da un rapporto con la città che va riattivato. I temi devono essere fondamentali per il programma: no netto a qualsiasi “industria” dei rifiuti e un sostegno invece alla ripartenza dell’agricoltura, ad un percorso turistico che culimini nella bandiera blu per la costa locale e ancora ai finanziamenti, alle royalties di “Argo-Cassiopea” e ad investimenti sulla transizione energetica. Sono punti messi anche sui tavoli dei potenziali alleati. L’assemblea, forse per la prima volta, darà modo ai dem di aprire un faccia a faccia, al termine del quale non sono da escludere ripercussioni politiche. Difficilmente il partito riuscirà a rimettere insieme tutte le anime anche se il commissario vuole tentarci.

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