Fragorosa frenata sulle variazioni di bilancio, in aula tante remore e niente numero legale

 
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Gela. Uno stop piuttosto netto. Anche la seconda chiamata del presidente dell’assise civica Salvatore Sammito ha fatto registrare una soglia inferiore al numero legale. La seduta di consiglio comunale convocata per le variazioni di bilancio, a garanzia dei progetti, si è sciolta anticipatamente, di fatto senza essere mai entrata nel vivo. Questa volta, erano presenti dieci consiglieri, comunque una quota inferiore al minimo necessario per la seconda convocazione. Non ci sarà un’ulteriore seduta tra ventiquattro ore, come prevede la disciplina per le convocazioni ordinarie. Si trattava infatti di una convocazione urgente disposta dal presidente Sammito per l’approvazione di variazioni in scadenza. Era evidente, già al primo appello, che anche tra le fila dei pro-Greco sono maturati pesanti dubbi sul modus operandi adottato dall’amministrazione. La mera presa d’atto delle proposte di deliberazione ha nuovamente rinviato all’assise civica il voto decisivo sulle variazioni, replicando una schema che era già stato bocciato in aula. A questo punto, potrebbero essere a rischio i progetti non seguiti dalle relative variazioni, salvo che la giunta non proceda, facendo richiamo alla normativa regionale, all’appovazione effettiva degli atti, da trasmettere successivamente al consiglio per la ratifica finale.

Potrebbero esserci spazi di manovra fino al prossimo 31 dicembre. Perdere altri progetti o avere ripercussioni dai cantieri già completati, sarebbe un altro duro colpo per Palazzo di Città, che già ieri ha dovuto incassare il definanziamento regionale delle somme destinate alla pista ciclabile Macchitella-lungomare.

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