“Fronte comune sui temi del rilancio? Rimane valido”, Pd: “Manca passo in avanti di Greco”

 
0

Gela. Una parte dell’attuale maggioranza ha più di una remora nel riavviare il dialogo con il Partito Democratico, ma allo stesso tempo proprio i dem non hanno notato un concreto “passo in avanti” del sindaco Lucio Greco, al quale si sono rivolti con la proposta di un “fronte comune”. E’ emerso anche questo durante il confronto della segreteria cittadina del partito, riunita dal segretario Guido Siragusa. I democratici, come ribadiscono da settimane ormai, non tornano indietro e sono pronti ad un tavolo comune, anche con il sindaco, sui temi dello sviluppo economico, a partire da industria e agricoltura. “Un silenzio su questi temi equivale ad un aggravio delle condizioni economiche del nostro tessuto sociale ed economico. E’ evidente come sia necessario e impellente un confronto, incentrato su proposte concrete e fattibili, tenendo lontano quanto più possibile la sterile polemica politica, fomentata da chi fa prevalere gli interessi elettoralistici su quelli generali di una comunità. Bisogna abbandonare la politica del facile annuncio, che oggi vede temi come quelli della portualità e dell’agricoltura, che sono tragedie economiche per gli operatori del settore, trasformati in slogan elettoralistici, fatti propri dall’attuale governo regionale e dai suoi supporter locali”, si legge in una nota del segretario dem Siragusa e dei dirigenti cittadini del partito. La “ricetta” proposta dal Pd è quella già indicata dallo stesso Siragusa ma anche dal segretario provinciale Peppe Di Cristina. “In merito all’agricoltura, giova evidenziare che la proposta del riutilizzo delle acque reflue,  concreta, fattibile  e soprattutto economica, risponde alle esigenze degli agricoltori e va nella direzione  del concetto di riutilizzo, che sta alla base  delle politiche nazionali ed europee in tema di rispetto dell’ambiente. Ed ancora, sul tema industria si rende indispensabile infrastrutturare la zona  ex Asi. Riteniamo che sia urgente procedere nella individuazione di risorse per realizzare con immediatezza il collegamento tra la strada consortile e gli assi viari della Gela-Catania e Gela-Vittoria. Inoltre, partendo dalla  considerazione che non si può far disperdere il know how del nostro apparato produttivo, legato alla metalmeccanica, è necessario  riavviare un percorso progettuale per la realizzazione dello Yard fortemente collegato con il rilancio del porto industriale.  Pensiamo – aggiungono i dem – che sia un errore  affrontare temi  tipici del rilancio  economico  di un  territorio, come Cis, accordo  di programma e Pnrr, senza il contributo fattivo dei partiti  di governo e per questo anche  attraverso  i referenti  nazionali sono state avviate importanti interlocuzioni per garantire l’apporto necessario alle istituzioni locali  anche   se a nostro modo di vedere  è necessario che si dialoghi fattivamente”. Nella disamina complessiva rientrano le somme delle royalties estrattive, “quest’anno in forte aumento”, spiegano dalla segreteria del partito. “Dovrebbero rappresentare in buona parte quelle risorse economiche necessarie a consentire gli interventi proposti, anche perché la loro chiara destinazione ex lege  è quella del  risanamento ambientale  e del rilancio economico del territorio e non quella della spesa corrente”, si legge nella nota.

Un’inversione di tendenza vera, inoltre, si potrebbe avere con le nuove assunzioni a Palazzo di Città, fondamentali per portare avanti procedure che altrimenti rischiano di naufragare, facendo perdere risorse e finanziamenti. La segreteria vuole valutare in che fase sia la procedura partita due anni fa in municipio. “Come mai non è stata seguita la procedura abbreviata, scelta tra l’altro da tantissimi enti locali nonché dai ministeri? – si chiedono gli esponenti del Pd – questa segreteria lancia una proposta, che confortata dai precedenti può diventare una soluzione. Basterebbe riaprire i termini del bando e contestualmente modificarne il contenuto in ordine alle prove da espletare, riducendole ad un’unica prova scritta, così come avvenuto e avviene) nel novanta per cento dei concorsi attuali per le stesse posizioni. Questa soluzione consentirebbe di poter chiudere l’iter concorsuale in circa quattro mesi con successiva assunzione dei vincitori. Se da un lato, ci si emoziona facilmente per eventuali finanziamenti ricevuti; dall’altro, ricordiamoci che senza una macchina amministrativa efficiente si rischia di perdere quanto ottenuto per la mancata presentazione di progetti, anche a causa della carenza di organico”.  I democratici vogliono un dialogo con il sindaco sui temi, pur “non mettendo in discussione” le scelte politiche già fatte, ergo nessun ingresso in giunta ma l’intenzione di mettersi a disposizione (forse anche sul piano dei numeri in consiglio). Il sindaco deve però dare un riscontro pratico, sganciandosi da quella che la segreteria del Pd definisce “logica opposizione-maggioranza”. Probabilmente, i democratici stanno notando qualche ritrosia di troppo, dovuta più alle insistenze di alcuni alleati dell’avvocato, che difficilmente gli perdonerebbero l’avvicinamento alle proposte del Partito Democratico. “Siamo speranzosi che su questi temi, chi oggi governa la città, non si faccia ingabbiare dalla logica opposizione-maggioranza, che tanto è cara a chi ritiene che il futuro di una comunità dipenda dai giochi di Palazzo o dalla capacità, che si ha, di trasformare i diritti in bisogni,  con tutto quello che ne concerne. Ribadiamo che le nostre scelte politiche non sono  in discussione e che  nulla hanno a che vedere con la disponibilità al dialogo su temi che riguardano il futuro della nostra città”, concludono.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here