Gela, sognare non costa nulla. Con la Cavese una sfida dai dolci ricordi

 
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Gela. Dici Cavese, pensi alla finale play off del 2005. Inutile girarci attorno. Quella di domenica prossima non sarà una gara come le altre. Non si sono reduci di quella stagione. Tuccio sarebbe arrivato due anni dopo ma nel cuore dei tifosi quella doppia gara è scolpita per sempre e conservata nello scrigno dei ricordi indelebili. “Io c’ero” possono dirlo in molti. Ottocento al Simonetta Lamberti, oltre 6000 al Presti al ritorno.

Il Gela ci torna undici anni dopo con un carico di speranze e sogni da rinnovare. Il terzo posto, arrivato dopo 3 vittorie consecutive, sette gol fatti e 0 subiti, dà una iniezione di fiducia non indifferente.

Pietro Infantino

“Quando vedi i tuoi ragazzi applicare quello che proviamo in allenamento per un allenatore è gratificante. Ora ce l’andremo a giocare a Cava Dè Tirreni senza paura. Avversario forte ma io mi preoccupo solo di noi. Se siamo umili, aggressivi, veloci, possiamo affrontare a viso aperto chiunque”.

Corrado Montalbano.

“Bel momento per me e la squadra. La mia prima doppietta in serie D, ho ritrovato la condizione giusta. La dedica? A Doriana, la mia fidanzata”.

Tommaso Bonanno.

“In campo diamo tutti il massimo. Felice per il gol che ha sbloccato la partita. La classifica? Non la guardiamo e pensiamo solo al prossimo avversario”.

Moreno Saitta

“La lezione di Frattamaggiore ci è servita. Se stiamo tutti concentrati possiamo fare bene con chiunque”.

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