Ghelas, civici: “Unica soluzione è il contratto, in settimana subito un tavolo politico”

 
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Gela. Ieri, come abbiamo riportato, la commissione consiliare sviluppo economico non ha accolto di buon grado le indicazioni fornite dall’amministrazione sulle scelte che concernono la partecipata Ghelas multiservizi. Come ha confermato il presidente della commissione Rosario Faraci, “non si può andare avanti con le proroghe”. Una linea che viene sostenuta dal progetto civico, del quale lo stesso Faraci fa parte. “Speravamo che nella seduta di ieri l’amministrazione dicesse chiaramente di avere trovato la soluzione e invece le risposte non ci tranquillizzano, soprattutto se al 5 dicembre non c’è certezza alcuna sulla sorte della partecipata e dei quasi settanta lavoratori. L’unica certezza – fanno sapere da “Una Buona Idea” e “Civico lab” – è che non c’è alcuna visione, nonostante le proposte concrete avanzate dal nostro gruppo consiliare. Lo abbiamo sempre ribadito, la soluzione è solo il contratto, moderno e all’avanguardia. E’ solo il contratto che dà stabilità e diciamolo pure dignità. L’ipotesi di un’eventuale proroga, non solo non è percorribile ma è offensiva della dignità dei lavoratori della Ghelas che da anni vengono relegati a lavoratori di serie B dei quali occuparsi solo quando montano le proteste. La proroga non solo è diventata una modalità di gestione temporanea del problema ma oggi è potenzialmente illegittima, basta vedere che alcuni servizi sono stati epurati dal contratto originario. Vogliamo che il tema venga trattato con la giusta attenzione e che l’obiettivo sia portare in aula il contratto in tempi consoni per favorire il dibattito e trovare la soluzione. Riterremo grave e certamente contesteremo la modalità, qualora si concretizzasse, di vedere arrivare in aula una bozza di contratto in assenza di dibattito e confronto e senza il tempo necessario per una riflessione seria sul punto. È evidente infatti che l’ipotesi di un contratto portato in aula, in assenza di dibattito pregresso, il giorno prima della scadenza naturale, il 31 dicembre, altro non sarebbe che un modo per scaricare la responsabilità in capo al consiglio. Lo riterremo grave, come una prova dell’indifferenza nei confronti di settanta famiglie”.

Per i civici, va subito attivato un tavolo politico. “Si apra un tavolo, alla presenza chiaramente della politica e delle parti sociali, senza colori di appartenenza. Lo si faccia entro questa settimana per redigere il contratto che dovrà essere votato dal consiglio. Se davvero quest’amministrazione vuole occuparsi della sua partecipata e dei lavoratori, dimostri di volerlo fare”, concludono.

1 commento

  1. si apra la discussione per capire meglio come vengono fatte le assunzionii del personale mai letto un concorso per potere partecipare

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