“Greco intervenga per ritirare bando Ati su direttore”, dem: “Su alleanze niente veti personali”

 
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Il gruppo dirigente dem

Gela. Lo avevamo già riferito ieri, al termine dell’assemblea dem. Gli esponenti locali del Pd, infatti, temono che soprattutto in sanità, nelle partecipate del territorio e nell’Ati idrica, possano prevalere logiche volute da “poteri forti”, volte ad imporre nomine. Il gruppo dirigente, con il commissario Giuseppe Arancio e i vice Giuseppe Fava e Franco Di Dio, chiede ufficialmente al presidente dell’Assemblea territoriale idrica, Massimiliano Conti, di ritirare il bando per la selezione del direttore generale, ruolo fino ad oggi ricoperto dal dirigente comunale Antonino Collura. Il presidente provinciale del partito, Massimo Arena, nel corso dell’assemblea ha dato brevi delucidazioni tecniche. Per il commissario Arancio e per i suoi vice, ci sono criteri che sembrano già tracciati quasi su misura senza dare priorità alle risorse interne dei Comuni che fanno parte dell’Ati. “Il Pd cittadino chiede al sindaco Greco di intervenire, in quanto socio di maggioranza dell’Ati, così da ritirare l’avviso pubblico per la nomina del direttore generale, palesemente illegittimo. Ci chiediamo se il sindaco Greco ne sia a conoscenza oppure non lo abbia nemmeno letto, distratto com’è dalle beghe della maggioranza e dai preparativi della ricandidatura. Ci aspettiamo una presa di posizione forte – dicono Arancio, Fava e Di Dio – Greco non può avallare una selezione basata su criteri non contemplati né dallo statuto dell’Ati né dalla legge. Il sindaco Greco, in un sussulto di orgoglio, dimostri di essere più attento e non consenta ad altri di decidere per il territorio. Criteri poco trasparenti, troppo specifici e per niente oggettivi, restringono sensibilmente il campo dei possibili candidati a figure tecniche. Vanno rivisti alla luce di quanto segnalato nei giorni scorsi dalle organizzazioni sindacali. Vorremmo, inoltre, capire qual è la motivazione per cui non si è proceduto all’interpello tra i dipendenti dei Comuni facenti parte dell’Ati, come previsto dallo statuto, prima di pubblicare un avviso rivolto all’esterno. Vogliamo sperare che non sia iniziato il valzer delle poltrone in vista delle prossime elezioni amministrative che coinvolgeranno oltre che Gela anche Caltanissetta e Mazzarino, con un occhio magari alle future elezioni provinciali di cui si parla ma che ad oggi non si sa nemmeno se si terranno”. I vertici dem, infine, come riferito nel corso dell’assemblea, sembrano virare verso un’alleanza progressista, a partire dai tavoli attivati con M5s e i civici di “Una Buona Idea”.

“Il Pd in città sta lavorando ad un Progetto Gela, rivolto innanzitutto ai cittadini che vorranno contribuire con le loro idee e con la loro partecipazione attiva. E’ aperto a tutte le forze politiche alternative alla destra e all’amministrazione Greco. Siamo convinti che la strada imboccata con il M5S e con i civici di “Una Buona Idea” sia il giusto punto di partenza per costituire una coalizione ampia, inclusiva e vincente, che possa portare a dare alla città una nuova amministrazione che si lasci alle spalle questa giunta il cui percorso politico amministrativo è negativo – continuano gli esponenti dem – sulle formazioni politiche e sui movimenti civici con i quali intraprendere contatti il Pd si confronterà con i cinquestelle e con “Una Buona Idea”. C’è già una larga e solida base programmatica. Infine, si ribadisce che la linea politica programmatica che spetta al commissario del partito è tracciata e naturalmente verrà condivisa con tutti gli iscritti al partito, nel solco del confronto sui temi e sulle battaglie per il bene collettivo, e con i gruppi che già affrontano passaggi politici proficui insieme al nostro, sia nella sensibilità comune che nella programmazione di iniziative da intraprendere. Il progetto Gela va avanti, consapevoli e pronti a dialogare con tutti coloro i quali si rivedono nelle battaglie comuni da condividere, ciascuno con il proprio contributo di idee finalizzate a costruire un futuro migliore della nostra città, senza veti o paletti da parte di chi parla invece solo a titolo personale. Si può dare il proprio contributo prezioso di idee ma senza porre vincoli al lavoro della costruzione di un’alleanza politica che tende ad includere e non sicuramente a mettere veti in quanto si rischierebbe il malaugurato isolamento politico”. Probabilmente, la dirigenza dem cerca di prevenire possibili fughe in avanti sia sul piano delle candidature sia soprattutto su quello delle alleanze. Non a caso, ieri nel corso dell’assemblea sono emerse alcune difformità anzitutto rispetto all’approccio con l’area civica che è stata vicina all’autonomia lombardiana.

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