I leghisti ripartono da “zero”, nomine in città: Giudice, “solo per l’organizzazione”

 
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Candiani appoggia il ricorso

Gela. Il risultato delle nazionali li ha galvanizzati, portandoli addirittura al governo. In città, i leghisti hanno preso più voti pure del Pd e negli scorsi mesi è stato un susseguirsi di nuovi ingressi e adesioni, non senza contrasti interni. I salviniani tirano e sembrano avere le vele spiegate. Il commissario regionale Stefano Candiani ha deciso che bisogna ripartire da “zero”. Così, ha ufficializzato una serie di nuove nomine nella struttura leghista siciliana. Sono stati designati nuovi responsabili organizzativi e degli enti locali. Candiani ha messo mano pure a Caltanissetta, puntando sul gelese Francesco Spata. E’ il suo nominativo quello che circola, anche nelle agenzie battute dopo l’annuncio. Il professionista, per ora, ha deciso di non commentare. Si limita solo a dire che “la Lega ha deciso di riorganizzarsi, avviando una nuova fase anche di tesseramento”.

Tra i riferimenti in città del partito del ministro Matteo Salvini, c’è l’imprenditore Antonio Giudice, che tre anni fa si candidò a sindaco con il movimento del leader leghista. “Anche a me risulta la nomina di Spata – spiega – ma il suo non è un incarico politico. E’ stato scelto come responsabile dell’organizzazione per la provincia di Caltanissetta”. Giudice, all’indomani dell’exploit delle nazionali, fu tra quelli che contestarono le scelte assunte dal deputato nazionale Alessandro Pagano (che sembra essere stato ridimensionato da Candiani), e oggi si è ripreso un ruolo nel partito locale. Una cosa è certa, i leghisti vogliono pesare anche alle prossime amministrative. Salvatore Farruggia, l’unico consigliere comunale che schierano all’assise civica, sta con i diciotto della sfiducia a Messinese.

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