I minori stranieri ospitati in città, quasi 4 milioni di euro per i prossimi anni: bilancio comunale da variare

 
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Gela. Quasi quattro milioni di euro, tra quello in corso e il prossimo anno, per coprire i costi dell’accoglienza garantita ai minori stranieri non accompagnati che arrivano in Italia e trovano ospitalità nelle tre strutture presenti in città, una di primissima accoglienza a Caposoprano e le altre due di seconda accoglienza.

L’indotto locale. Sono queste le cifre, calcolate dai tecnici del Comune, che girano intorno al sistema locale dell’accoglienza ai minori non accompagnati, tutto concentrato nelle tre strutture locali, due a Caposoprano e una nella zona di Fondo Iozza. Somme stanziate dal fondo nazionale che, attraverso la prefettura di Caltanissetta, arrivano al Comune. In questo modo, l’ente riesce a coprire il costo delle rette per tutti i minori accolti nelle strutture, gestite da tre diverse cooperative. Un sistema, soprattutto negli ultimi anni, capace di creare una sorta di indotto, fatto di operatori che lavorano alle dipendenze delle cooperative, coperte dalle somme pagate dal Comune per le rette. Non a caso, dato il peso delle cifre in ballo, nelle scorse settimane l’amministrazione comunale ha provveduto a disporre una variazione al bilancio pluriennale 2016-2018, approvato lo scorso ottobre. C’è la necessità di prevedere l’entrata, e la conseguente uscita, di circa due milioni e quattro per il 2017 e un milione e mezzo di euro per il 2018. Il collegio dei revisori ha già espresso parere favorevole e l’atto verrà valutato anche dai componenti della commissione comunale bilancio, prima di arrivare in aula per il voto finale. Intanto, solo per lo scorso anno, le casse del municipio attendono quasi novecentomila euro di crediti ancora dovuti dalla prefettura nissena.

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